Il silenzio del coro

Editore:
Anno:
2023
Numero pagine:
400
ISBN:
9788833576428
DRM:
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Layout:
Reflowable

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Description

Dopo aver visitato in prima persona i centri di accoglienza che ospitano i migranti che arrivano in Italia, il premio Goncourt Mohamed Mbougar Sarr racconta il dramma dell'incontro. Attraverso il punto di vista di chi accoglie e quello di chi è accolto, Sarr apre un profondo squarcio e ci mostra quanto profondamente sono uguali agli esseri umani.

«La maestria di Sarr è impressionante».
Le Monde

Settantadue uomini arrivano in un paese della campagna siciliana. L'epoca li chiama “immigrati”, “rifugiati” o “migranti”. Ad Altino, quelli che l'associazione Santa Marta prende in carico si chiamano ragazzi. La loro presenza però sconvolge la quotidianità della piccola città. In attesa che venga deciso il loro destino i ragazzi si imbattono in ogni sorta di personaggi: un parroco atipico che riscrive le loro storie, una donna impegnata ad offrire loro accoglienza, un uomo determinato a rifiutargliela, un poeta scorbutico che non scrive più. Ogni personaggio di quest'affresco, chiunque esso sia, è costretto a riflettere su cosa significhi l'incontro con persone di cui in fondo sa ben poco. I loro punti di vista sono altrettanti sguardi su una situazione meno conosciuta di quello che sembra, altrettante voci disarmoniche e mischiate, nel bene e nel male, fino alla fine, fino al silenzio imposto dalla voce ultima del coro.


Biographical notes

Mohamed Mbougar Sarr è nato in Senegal nel 1990 e vive in Francia. Ha pubblicato quattro romanzi: Terra violata (Edizioni E/O 2019, premio Ahmadou-Kourouma e Grand Prix du roman Métis), Silence du chœur (Présence africaine 2017, premio Littérature-Monde – Étonnants Voyageurs 2018) e De purs hommes (Philippe Rey/Jimsaan 2018) e La più recondita memoria degli uomini (Edizioni E/O 2022, Premio Goncourt 2021).

Alberto Bracci Testasecca, Sagittario ascendente Acquario, è nato a Roma nel 1954 da genitori toscani, e attualmente vive tra Roma e Montepulciano. Dopo i più svariati mestieri, che spaziano da lavoratore di circo in Messico, a tour leader di viaggi avventura in Africa, a organizzatore di eventi culturali in India, a manager di servizi museali in Italia, nel 1999 si affaccia al mondo letterario come traduttore. Tra gli autori stranieri ai quali ha dato una voce italiana ricordiamo Eric-Emmanuel Schmitt, Laurence Cossé, John Pilger, Jane Gardam, David Foenkinos, Jean-Christophe Rufin, Jérôme Ferrari. Collabora saltuariamente alla rivista Limes. Il suo debutto come scrittore avviene nel 2007 con il romanzo Il treno (Edizioni E/O) a cui è seguito, nel 2010, Volevo essere Moccia (Edizioni La Lepre).

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