Félix e la fonte invisibile

Editore:
Anno:
2019
ISBN:
9788833571560
DRM:
Adobe (The downloaded file has the .acsm extension and is converted into the purchased format upon installation on your eReader)

€11.99

Read preview

Description

Con lo stesso spirito di Oscar e la dama rosa e Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, Schmitt interroga i misteri dell’animismo, la forza delle credenze e dei riti che nascono da un pensiero spirituale profondamente poetico.

Félix è un bambino senegalese di dodici anni nato e cresciuto a Parigi. Vive con Fatou, la madre, proprietaria di un piccolo bistrot colorato e accogliente a Belleville, frequentato da stravaganti personaggi che per il bambino costituiscono una vera e propria famiglia. La situazione precipita quando Fatou, volendo vendere il bar per comprare un locale più grande, si trova coinvolta in un groviglio burocratico-amministrativo che la immobilizza: la situazione la porta gradualmente alla pazzia, arrivando persino a smettere di reagire, parlare, ascoltare. Provvidenziale in quel frangente è l’arrivo del padre biologico di Félix, scomparso da dodici anni. Insieme portano Fatou in Africa alla riscoperta delle sue radici, sperando che il viaggio la scuota dal suo torpore patologico. Sarà solo grazie all’intervento di Papa Loum, l’uomo-medicina, che Fatou sfuggirà per un pelo alla morte, ritroverà se stessa e svelerà a Félix il segreto della fonte invisibile. Una storia struggente, ma anche comica, di cui Schmitt si serve per esplorare i misteri dell’animismo, una storia la cui morale di fondo è che la razionalità europea e l’immaginazione africana possono concorrere insieme a offrire all’umanità una visione della vita più piena e completa.


Biographical notes

Eric-Emmanuel Schmitt, membro dell’Académie Goncourt, è nato a Sainte-Foy-lès-Lyon nel 1960. Come autore teatrale ha scritto numerose opere rappresentate in tutto il mondo. I suoi romanzi sono tradotti in molte lingue. Le Edizioni E/O hanno pubblicato Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, Odette Toulemonde e Piccoli crimini coniugali, da cui sono stati tratti dei film, Milarepa, La parte dell’altro, La mia storia con Mozart, Quando ero un’opera d’arte, La rivale. Un racconto su Maria Callas, La sognatrice di Ostenda, Il visitatore, Il lottatore di sumo che non diventava grosso, Ulisse da Baghdad, La scuola degli egoisti, Concerto in memoria di un angelo, per il quale ha ricevuto il prestigioso premio Goncourt per il racconto, Quando penso che Beethoven è morto mentre tanti cretini ancora vivono..., La donna allo specchio, I dieci figli che la signora Ming non ha mai avuto, L’amore invisibile, La giostra del piacere, Elisir d’amore, Veleno d’amore, La notte di fuoco e La vendetta del perdono.
Alberto Bracci Testasecca, Sagittario ascendente Acquario, è nato a Roma nel 1954 da genitori toscani, e attualmente vive tra Roma e Montepulciano. Dopo i più svariati mestieri, che spaziano da lavoratore di circo in Messico, a tour leader di viaggi avventura in Africa, a organizzatore di eventi culturali in India, a manager di servizi museali in Italia, nel 1999 si affaccia al mondo letterario come traduttore. Tra gli autori stranieri ai quali ha dato una voce italiana ricordiamo Eric-Emmanuel Schmitt, Laurence Cossé, John Pilger, Jane Gardam, David Foenkinos, Jean-Christophe Rufin, Jérôme Ferrari. Collabora saltuariamente alla rivista Limes. Il suo debutto come scrittore avviene nel 2007 con il romanzo Il treno (Edizioni E/O) a cui è seguito, nel 2010, Volevo essere Moccia (Edizioni La Lepre).

Tags

By the same author