Description
«Il libro è vita ― scrive Giovanni Tesio ― e resta un vettore esistenziale, il frutto di una necessità interiore, di un bisogno che scavalca ogni argine o che affonda nelle profondità dell’ego». Ogni libro rappresenta una porta aperta sul mondo e su noi stessi, è l’occasione per compiere un viaggio in qualche altrove ed è anche un deposito di memorie e di storia. Forse «non apprendiamo nulla leggendo, ma diventiamo qualcosa. Cosa non lo sappiamo, ma accade qualcosa in noi che ci trasforma». Conducendoci nel suo bosco dei libri, tra i «suoi» autori e nella sua biblioteca, Tesio ci racconta e ci invita a esplorare il mondo della scrittura, nella sua infinita varietà di «specie» e «famiglie» dalla vitalità inesauribile: ci sono le storie, i personaggi, i lettori, e anche la magia della parola che è strumento essenziale di ricerca e di verità.
Biographical notes
Giovanni Tesio (1946), già ordinario di letteratura italiana presso l’Università del Piemonte Orientale A. Avogadro, ha pubblicato alcuni volumi di saggi (l’ultimo, La poesia ai margini, nel 2014), una biografia di Augusto Monti, una monografia su Piero Chiara, molte antologie. Ha curato per Einaudi la scelta dall’epistolario editoriale di Italo Calvino, I libri degli altri (1991); recentemente la conversazione con Primo Levi, Io che vi parlo (2016), e più recentemente ancora, presso Interlinea, un altro volume di considerazioni su vita e opera di Levi, Primo Levi. Ancora qualcosa da dire (2018). Sempre presso Interlinea un pamphlet in difesa della lettura, della letteratura e della poesia, I più amati. Perché leggerli? Come leggerli? (2012), e un «sillabario» intitolato Parole essenziali (2014). La sua attività poetica, dopo esordi lontani, è sfociata nella pubblicazione di un canzoniere in piemontese di 369 sonetti, intitolato Vita dacant e da canté (Torino, Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis, 2017). È stato per trentacinque anni collaboratore de «La Stampa», al cui inserto, «Torinosette», collabora tuttora.