Description
“C’è l’immagine del lago (Trasimeno o di Tiberiade) al cuore di questo libro. Il primo racconto (La prima televisione) e il terzo (La coppa), infatti, rappresentano le colline circostanti, che contengono lo specchio lacustre, mentre il secondo racconto (La domenica delle donne, che dà il titolo al libro) è il lago in sé. Una volta sul lago, però, tre sono i diversi punti di vista, corrispondenti ai paragrafi, riguardanti la prima, la seconda e la terza messa. La seconda messa è come una barca a vela, vista nel primo mattino, al momento della partenza (l’infanzia – il battesimo) e durante le prime soste (fanciullezza – prima confessione e prima comunione), ripresa poi di sera, all’arrivo sul lato opposto e più lontano del lago (la vecchiaia), dove si ferma per la notte (il funerale). La terza messa è uguale all’incontro dei giovani isolani in attesa del traghetto che li porterà nella terraferma: presi dai loro sogni (il matrimonio), dai progetti di lavoro e dai programmi per il futuro, non vedono altro. La prima messa, invece, è il momento del tuffo dentro le correnti pericolose del lago, quando ci si decide per l’immersione e per il salto; una situazione dove il rischio è sempre presente. Come fa Pietro, felice di raggiungere il Maestro che cammina sulle acque (Matteo, 14, 22-32). Per l’Apostolo, come per chiunque decida quel salto, si tratta di una scelta e di un atto di responsabilità, che inabissano nel buio del fondo, nel rischio d’affogare, nel non detto dei propri limiti, nel mistero e insieme nella verità di se stessi. E così per le donne della prima messa, la componente più attiva e responsabile del paese, che, non solo cerco di narrare, come nel resto del libro, ma che tento anche d’interpretare nel loro non detto. Sono donne di Mugnano, ma rappresentano quelle di tutto il mondo, protagoniste di una teologia dal basso, agìta e uguale alla loro vita”.
Biographical notes
Marilena Menicucci, giornalista e scrittrice, vive a Roma, ma è nata a Mugnano e ha studiato a Perugia, dove ha seguito e diffuso gli insegnamenti e le idee di Aldo Capitini. Trasferitasi a Padova, ha unito l’attività di insegnante a quella di giornalista, scrivendo sul giornale della città “Il Mattino”. Ha collaborato e continua a scrivere su importanti riviste come Riforma della scuola, Educazione e scuola, Psichiatria, Rocca, Articolo 33, Noi Donne, Leggendaria, Lettera e con le maggiori testate italiane: “Corriere della sera”, “Il Messaggero”, “Paese Sera”. Ha pubblicato cinque saggi (Educazione e Igiene mentale, 1971; Handicappato!, 1981; L’altra capitale, 1995; La sarta argentina, 1998 e L’educativo creativo, 2001), cinque plaquettes poetiche (Descrizioni d’amore, 1978; La lucciolata, 1997; La carne dell’anima, 1999; Dentro la giungla che sono, 2003 e Ntol paese di Sambednetto, 2008), tre storie (Kalè Kalè, storia di un’adozione, 2002; Il rosario delle nonne, incontro con il femminile, 2003 e La maestra e lo scolaro, 2006), molti editi da Editori Riuniti. Ha curato, per la Pro Loco di Mugnano, Memorie di lavoro e di vita, 2007 e La colonia. I protagonisti raccontano. Dal ventennio fascista al secondo dopoguerra, 2010.