Description
Stephen King è tra gli scrittori più venduti al mondo: milioni di copie, tradotto in quasi tutte le lingue, ha scritto decine di romanzi e racconti che sono divenuti immancabilmente best sellers. Con le sue storie d’orrore e di paura, ha ispirato registi famosi come Stanley Kubrick, Brian De Palma, Rob Reiner, imponendosi nell’immaginario sociale come un fenomeno di massa che non ha paragoni. Il suo mondo fantastico affonda le radici nei ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza, nella musica, nel cinema, nella pulp fiction, nella cultura popolare del dopoguerra, nelle piccole cittadine del Maine, che divengono il teatro privilegiato della messinscena dell’orrore, ma anche di straordinarie storie picaresche che si rifanno alla grande tradizione americana del romanzo di formazione.Dalla Prefazione di Romolo Runcini (…) Il saggio che segue affronta il tema della paura nella letteratura alle radici storiche, partendo giustamente dal gothic romance, un modello narrativo affatto nuovo rispetto al classico romanzo borghese (De Foe, Fielding, Richardson, Smollett), una scrittura eccentrica, allucinata in cui emerge – sullo sfondo di un’Inghilterra ancora immersa in una solida civiltà rurale tradizionalista – l’impatto sconvolgente della prima Rivoluzione industriale. (…) Il gothic romance (Walpole, Lewis, Radcliffe, Reeve, Maturin) apriva nuovi orizzonti alla scrittura narrativa ponendosi nell’età dei lumi contro la prevedibilità tecnica della macchina, a difesa dell’imponderabilità della condizione umana. Così il trionfo dell’immaginazione, conseguito con la libera circolazione della emotività e della paura in pieno clima razionalista, segna sul piano delle lettere (e delle arti) lo spostamento dell’asse paradigmatico della narratività dalla diretta, determinata e risolutiva azione del protagonista del racconto realistico alla sua detronizzazione come demiurgo della storia, e anzi alla sua degradazione a uomo comune imbarazzato, smarrito, impaurito di fronte a eventi più grandi di lui. Ciò comportava il passaggio dalla fruizione passiva del lettore di romanzi, il quale seguiva e ammirava l’eroe nelle sue gesta, alla fruizione pienamente attiva di quello che, nel seguire le situazioni-limite tra reale e irreale presentate dagli scenari di orrore, può provare attraverso lo shock della paura il fascino dell’inconoscibile, del mistero, dell’interdetto. continua...