Description
Il giornalista e fondatore di Lettera 22, Emanuele Giordana, torna a parlare di Afghanistan, il paese sempre seguito nelle sue alterne vicende politiche, da quando vi arrivò per la prima volta nel 1974.
Diviso in due sezioni Noi e l’Afghanistan e L’Afghanistan e noi, questo libro non vuole essere un’indagine sui perché della guerra, ma un diario che tenta di raccontare la situazione e gli eventi attuali da un’altra angolazione, osservando afgani e occidentali convivere e sopravvivere in una città da quasi dieci anni sulla linea del fronte. Un punto di vista di forte impatto che affronta e analizza anche la vicenda attuale dei medici di Emergency.
Con la rara capacità di conciliare il dramma all’ironia, senza mai rinunciare ad un’analisi critica e profonda dei fatti, l’autore raccoglie le riflessioni del suo blog e le sensazioni personali che non trovano spazio nel veloce avvicendarsi di notizie sulle prime pagine dei quotidiani. Ne emerge il racconto di una realtà, e di un popolo, più complesso di quello che vorrebbe la retorica mediatica.
Diviso in due sezioni Noi e l’Afghanistan e L’Afghanistan e noi, questo libro non vuole essere un’indagine sui perché della guerra, ma un diario che tenta di raccontare la situazione e gli eventi attuali da un’altra angolazione, osservando afgani e occidentali convivere e sopravvivere in una città da quasi dieci anni sulla linea del fronte. Un punto di vista di forte impatto che affronta e analizza anche la vicenda attuale dei medici di Emergency.
Con la rara capacità di conciliare il dramma all’ironia, senza mai rinunciare ad un’analisi critica e profonda dei fatti, l’autore raccoglie le riflessioni del suo blog e le sensazioni personali che non trovano spazio nel veloce avvicendarsi di notizie sulle prime pagine dei quotidiani. Ne emerge il racconto di una realtà, e di un popolo, più complesso di quello che vorrebbe la retorica mediatica.