Description
Era davvero il viaggio della vita. Erano altri tempi, più o meno mezzo secolo fa. La meta era lontana: l'India, il Nepal, l'Afghanistan. Le condizioni del viaggio erano disagevoli: niente aerei, carte di credito, cellulari, bed and breakfast; piuttosto traveler's cheque, scassati uffici del telegrafo, fermo posta, ostelli. I più fortunati viaggiavano su un pulmino Volkswagen, se no bus, treni, autostop. Fu davvero una grande migrazione, ricordata in questo prezioso Baedeker di Emanuele Giordana; lui – oggi giornalista specializzato in Paesi asiatici – fu uno dei pionieri. Fu un viaggio interiore, individuale e collettivo, alla ricerca di spiritualità, meditazione, allargamento della conoscenza e una reazione alla vita competitiva che si conduceva in occidente.
Un libro rievocativo, preciso e nostalgico. Enrico Deaglio, "Il Venerdì di Repubblica"
Emanuele Giordana ritorna sulla rotta degli anni Settanta per Kathmandu: il Grande Viaggio in India fatto da ragazzo e ripercorso a otto lustri di distanza. Un sogno che portò migliaia di giovani a Kabul, Benares, Goa, fino ai templi della valle di Kathmandu.
Biographical notes
Emanuele Giordana, giornalista e scrittore, è direttore editoriale del portale atlanteguerre.it e presidente di "Afgana", associazione per la ricerca e il sostegno alla società civile afgana. Insegna Tecniche di scrittura alla Scuola di giornalismo della Fondazione Basso. Cofondatore di Lettera22, ha diretto il mensile ambientalista "Terra" e l'emittente "EcoRadio" ed è stato conduttore di Radio3Mondo. Tiene il blog Great Game e collabora con l'Aspen Institute, "il manifesto" e "Internazionale". Tra le sue pubblicazioni, Afghanistan. Il crocevia della guerra alle porte dell'Asia (2007), Diario da Kabul (2010), A Oriente del Califfo (a cura di, 2017) e Sconfinate. Terre di confine e di frontiera (a cura di, 2018).