La riva destra della Dora

Anno:
2020
ISBN:
9788877075314
DRM:
Social DRM

€5.99


Description

«Ancora una volta il passato mi riacciuffava per i capelli e mi riportava in guerra. Aveva davvero ragione Bakko, quando diceva che il passato è una corda legata stretta intorno al collo, pronta a serrarsi non appena qualcuno, da un punto lontanissimo nello spazio e nel tempo, ma legato a te da un tratto di storia o da un legame genetico, decide di tirare il capo opposto.» Ecco la riva destra della Dora.Lola vive nascosta, seguendo una regola di vita presa a prestito da Epicuro. Dietro il paravento di un negozio di vini e specialità francesi nel quartiere di San Salvario, cerca di far dimenticare un’esistenza che ha varcato più volte i confi ni della legalità. Ma un giorno il passato, senza preavviso, ritorna. Le elezioni regionali sono vicine. Aldina Chiappero è una candidata forte, determinata, che nella sua campagna elettorale ama giocare sui più elementari meccanismi della psicologia delle folle. Un sabato mattina, durante un comizio in un popolare mercato del centro di Torino, viene uccisa con un colpo di balestra che le recide l’arteria femorale. L’omicidio è rivendicato da un fantomatico gruppo di antagonisti, sconosciuto agli inquirenti. La polizia, presa alla sprovvista, resta al palo. Le indagini non portano da nessuna parte, e allora la Digos decide di riscuotere un vecchio debito che Lola ha nei confronti della giustizia: dovrà essere lei a indagare negli ambienti dell’antagonismo militante per capire chi ha ucciso la candidata. Se non porterà risultati concreti e immediati, l’illegalità del suo passato prossimo e remoto verrà «riscoperta» come per magia, e per lei sarà la galera. Lola, con l’aiuto di vecchi e nuovi amici, è costretta a mettersi al lavoro. E, in un vorticoso, crudo crescendo di azioni e reazioni, la sua indagine squarcerà il velo di corruzione e cinismo che copre i retroscena della politica e del mondo della comunicazione. Come nel precedente Postino di Superga, Tallone & Carillo costruiscono una macchina narrativa implacabile, capace d’innovare ritmi e contenuti del noir contemporaneo. Il loro sguardo inchioda l’attimo nascente del crimine, ne svela moventi, movenze, tracce. Una scrittura che non giudica: illumina. E, tra un colpo di scena e il successivo, la lettura diventa una cavalcata all’ultimo respiro nelle pieghe più inconfessabili della nostra società.


Biographical notes

Massimo Tallone, scrittore, ha pubblicato i saggi Dizionario ironico della cultura italiana (Utet, 2009 ) e Bartleby mi ha salvato la vita (Buendia Books 2018) e numerosi noir, tra cui: Il fantasma di piazza Statuto (2012) e Il diavolo ai giardini Cavour (2013) per le Edizioni e/o; Piombo a Stupinigi (2007), Veleni al Lingotto (2008), Doppio inganno al Valentino (2009), L’enigma del pollice (2010), La manutenzione della morte (2011), Il Cardo e la cura del sole (2012) e L’amaro dell’immortalità (2013) per Fratelli Frilli Editori. Dal 2011 collabora con il quotidiano La Repubblica, per il quale scrive racconti seriali. È socio fondatore del collettivo di scrittori Torinoir e direttore artistico della scuola di comunicazione e scrittura Facciamo la Lingua. Per Edizioni del Capricorno, in coppia con Biagio Fabrizio Carillo, ha pubblicato i noir Il postino di Superga (2015), La riva destra della Dora (2016), La curva delle cento lire (2016), Le maschere di Lola (2017), La casa della mano bianca (2017) e Le api dei Cappuccini (2018).
Biagio Fabrizio Carillo ha insegnato e collaborato alla stesura dei programmi addestrativi dell’Istituto Superiore di Tecniche Investigative dell’Arma dei Carabinieri. È docente di numerosi master universitari in criminologia forense e tecniche investigative presso le università di Napoli, del Salento, di Torino, di Castellanza e di Firenze. Dal 2014 è responsabile della sezione di scienze investigative dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi fondata da Luciano Garofano. Ha scritto articoli in qualità di esperto di tecniche investigative, negoziazione e criminologia investigativa su riviste specialistiche. È presidente dell’associazione culturale «Quelli che… Cesare Lombroso».

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