Il sovversivo
Concetto Marchesi e il comunismo italiano
Autore:
Editore:
Anno:
2019
ISBN:
9788858139745
DRM:
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Description
Chi fu veramente Concetto Marchesi? Il «più audace dei pensatori moderni», come lo definì Togliatti, o «un grande partigiano», come polemicamente lo rivendicò Pietro Secchia? Luciano Canfora affronta la figura di uno dei personaggi più controversi della sinistra italiana.
Di Concetto Marchesi (1878-1957) può dirsi che ebbe due vite: quella vera, di uomo di genio, con la sua grandezza, e le sue debolezze e zone d'ombra, il suo fiuto politico, il suo pessimistico individualismo; e quella, artificiosa, del mito postumo. L'esperienza che segnò tutta la sua vicenda fu la resa, e poi adesione, al fascismo della maggioranza degli italiani. Marchesi convisse col fascismo nella difficile posizione dell'oppositore 'dormiente', unico esponente dell'alta cultura italiana legato al disciolto ma mai annientato Partito comunista. Intanto maturava in lui l'opzione, verso cui si orientava, negli stessi anni, anche Antonio Gramsci, per il «cesarismo progressivo», incarnato, ai suoi occhi, dal potere staliniano. La costante riscrittura di capitoli chiave della sua Storia della letteratura latina (Gaio Gracco, Sallustio, Cesare, Tacito) fu lo specchio di tale cammino. Rettore a Padova dopo l'8 settembre 1943, giocò una partita spericolata e controversa, ma alla lunga insostenibile. Costretto alla fuga, dall'esilio in Svizzera, crocevia dei servizi segreti delle potenze in guerra, divenne il perno della rete che riforniva di armi i partigiani. Nel riflusso del dopoguerra, presto vide che il fascismo non era affatto morto. Ma nel «terribile 1956», pur sferzando apostati e fuggiaschi, intuì la crisi profonda del movimento comunista.
Biographical notes
Luciano Canfora nel suo lavoro di storico ha spaziato dall'antichità al mondo contemporaneo, dalla letteratura alla politica. Si è occupato di democrazia e libertà come di teatro e di biblioteche, di Tucidide, Augusto e Cesare come di Marx e di Gramsci. Scrive regolarmente sul "Corriere della sera", è professore emerito dell'Università di Bari e dirige i "Quaderni di storia". I suoi libri hanno conosciuto larga fortuna in Italia e sono stati tradotti in molte lingue. Tra quelli pubblicati per Laterza: Storia della letteratura greca; Giulio Cesare. Il dittatore democratico; Prima lezione di storia greca; La democrazia. Storia di un'ideologia; L'occhio di Zeus;Il papiro di Artemidoro; La natura del potere; Il mondo di Atene; Intervista sul potere (a cura di A. Carioti); La crisi dell'utopia. Aristofane contro Platone; Augusto figlio di Dio; Tucidide. La menzogna, la colpa, l'esilio; Cleofonte deve morire; La scopa di don Abbondio. Il moto violento della storia; Il sovversivo. Concetto Marchesi e il comunismo italiano; Fermare l'odio; La metamorfosi; Il tesoro degli Ebrei. Roma e Gerusalemme; La democrazia dei signori; Catilina. Una rivoluzione mancata; Sovranità limitata.
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