Descrizione
È un poliziesco? Sì, di genere nuovo. C’è il morto, ed è il morto che conduce le indagini per scoprire chi lo ha assassinato. È stata sua madre? Che lo ha assassinato e sostituito con un altro identico a lui, ma artificiale? Gli indizi sono molteplici e ambigui. Il morto che indaga è un giovane di 22 anni, Pacini André, angosciato, spaventato, assediato dagli incubi, che abita con la madre in un rapporto malsano. A poco a poco si scoprono cose inaudite, a prima vista impossibili. Tutto si svolge in un normale condominio di Milano: i segreti stanno nella cantina, dove gira un gatto spellato. Il sospetto è che i condomini siano complici dell’assassinio, capeggiati dalla madre coi suoi modi zuccherosi da piovra. In correità con l’amante, il ragioniere Olivi, l’amministratore dello stabile. E se invece l’assassinato fosse in preda a un delirio di sospetti e di gelosie? La soluzione è inaspettata come un terremoto. Sembra che il caso sia accaduto davvero nel 2010, a quanto assicura l’autore.
Ermanno Cavazzoni ci fa entrare in una mente forse paranoide, ma in cui tutto è perfettamente coerente. Un romanzo pieno di ironia e colpi di scena, tra Kafka e Philip K. Dick.
“ Cavazzoni scrive bene come pochi, in una prosa nitida, precisa e volutamente semplice. Se lo stile conta ancora qualcosa nella nuova letteratura, lui ne ha da vendere.”
Alberto Asor Rosa
Note biografiche
Ermanno Cavazzoni, nato a Reggio Emilia, vive a Bologna. È autore di vari libri di narrativa: Il poema dei lunatici (1987), Le tentazioni di Girolamo (1991), I sette cuori (1992), Le leggende dei santi (1993), Vite brevi di idioti (1994), Cirenaica (1999, riedito come La valle dei ladri, 2014), Gli scrittori inutili (2002), Storia naturale dei giganti (2007), Il limbo delle fantasticazioni (2009), Guida agli animali fantastici (2011), Il pensatore solitario (2015), Gli eremiti del deserto (2016). Per La nave di Teseo ha pubblicato nel 2018 La galassia dei dementi, vincitore nello stesso anno del Premio Campiello – selezione Giuria dei Letterati.
Da Il poema dei lunatici ha tratto con Federico Fellini la sceneggiatura per il film La voce della luna
(1990). È stato con Gianni Celati e altri ideatore e curatore della rivista “Il semplice”.