Che cosa hanno in comune Giulio Cesare, Guglielmo il Conquistatore, Giovanna d’Arco, la Maschera di ferro e i reali di Francia? Per secoli, tutti loro si sono tramandati la posizione segreta della fantomatica Guglia cava, nascondiglio del leggendario tesoro della corona francese. E dove si cela una meravigliosa fortuna, non può naturalmente mancare lo zampino di Arsenio Lupin! Tutto inizia con una “semplice” serie di crimini e il furto di quattro capolavori di Rubens al castello del conte de Gesvres, ma per il liceale e aspirante detective Isidore Beautrelet è chiaro che la firma sia del celebre ladro gentiluomo e della sua banda. Eppure, questo nuovo colpo sembra la punta dell’iceberg di un piano più oscuro e ingarbugliato del previsto, perché Lupin sta tentando con ogni mezzo di decifrare l’indecifrabile, di arrivare al tesoro dei tesori, di diventare il custode assoluto del segreto della Guglia cava.

Maurice Leblanc, figlio di un benestante armatore, nasce nel 1864 a Rouen, in Normandia. Dopo aver abbandonato gli studi di Legge, si trasferisce a Parigi dove lavora prima come giornalista, per poi dedicarsi a tempo pieno alla scrittura di diverse opere di fiction. Quando nel 1904 Pierre Lafitte, direttore del mensile «Je sais tout», gli commissiona un racconto ispirato alle avventure di Sherlock Holmes, nasce dalla sua penna il ben presto celebre personaggio di Arsenio Lupin. Da quel momento, l’indimenticabile ladro gentiluomo appare in 17 romanzi e 39 racconti, entrando nell’immaginario collettivo fino ai giorni nostri. Leblanc muore a Perpignan nel 1941, dove si rifugia per sfuggire all’occupazione nazista. Per il suo contributo alla letteratura e alle arti, in maturità Leblanc riceve la Legione d’Onore.