Quaderni di Inschibboleth è una rivista italiana di filosofia che accoglie lavori scientifici di giovani studiosi fondata da Elio Matassi e diretta da Massimo Donà e Carmelo Meazza. In questo numero: C. Boldorini, Il “tempio dell’arte”. Tra creazione artistica e governo del bene comune; M. Bruni, L’indifferenza del Bene. Appunti sull’‘attualità’ dell‘etica stoica; S. Dadà, L’umano come categoria. Levinas e la critica dell’idea di persona; A. Di Prospero, Logiche del discorso e morale dell’agire politico; G. Donadio, Letteratura come “pietas del pensiero”: testimonianza e memoria di fronte ad Aushwitz; B. Ducci, Il senso “in-comune” di Jean-Luc Nancy. Questioni per il comunismo e la democrazia; D. Gianola, Michael Walzer: il dialogo politico tra ragione e passioni; P. Scolari, Morte di Dio ed esistenza tragica. Gabriel Marcel lettore di Nietzsche.

Marco Bruni (1985) è assegnista di ricerca del Centro ICONE presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Autore della monografia La natura oltre la storia. La filosofia di Karl Löwith (2012), ha curato le edizioni italiane de Le Rovine di C.-F. Volney (2016), di Sul senso della storia di K. Löwith (2017) e di Giphantie di C.-F. Tiphaigne de la Roche (2018).

Silvia Dadà (Carrara, 1992), ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università di Pisa e Firenze. Le sue ricerche vertono principalmente sulla filosofia morale contemporanea, sia in ambito francese, in particolare sul pensiero di Emmanuel Levinas e Jacques Derrida; che anglosassone, ossia sull’etica della cura. È autrice di articoli in varie riviste scientifiche, (quali «Teoria», «Filosofia e Teologia», «Quaderni di Inschibboleth»). Ha recentemente tradotto e curato per ETS una delle ultime conferenze tenuta da Derrida nel 2003 (J. Derrida, «Justices», ETS, Pisa 2019).