Description
La crisi delle ideologie novecentesche, la dichiarata e presunta fine della funzione simbolica del linguaggio politico, hanno alimentato una serie di luoghi comuni: che la politica non dovesse più proporre grandi idee né occuparsi della costruzione delle identità, che lazione politica si riducesse essenzialmente a tecnica, nella migliore delle ipotesi a buona amministrazione, che la stessa dimensione politica in quanto tale fosse in qualche modo esaurita e con essa le speranze e le ambizioni connesse al progetto moderno. Siamo sicuri che sia così? O, al contrario, il ‘politico riemerge e si prende le sue vendette? La riaffermazione prepotente dei bisogni di sicurezza e di identità, il dilagare di conflitti senza regole, lemergere del populismo come compensazione della crisi di egemonia democratica sono i frutti avvelenati della spoliticizzazione contemporanea.
Notes biographiques
Geminello Preterossi si è formato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. È professore ordinario di Filosofia del diritto nel Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Salerno, dove insegna anche Storia delle dottrine politiche e coordina il Collegio di Dottorato in Scienze giuridiche. È direttore scientifico dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Tra le sue pubblicazioni Autorità (Il Mulino 2002, tradotto in spagnolo nel 2003 dall'editore argentino Nueva Vision) e, per Laterza, Carl Schmitt e la tradizione moderna (1996), L'Occidente contro se stesso (2004), La politica negata (2011) e Ciò che resta della democrazia (2015).