Descripción
Il volume espone i risultati di una ricerca sulle rappresentazioni del femminicidio in ambito giudiziario in Italia, illustrandone il quadro teorico, le scelte metodologiche, l’impianto analitico, gli strumenti. La tematica del potere e della diseguaglianza tra i sessi è analizzata attraverso le definizioni fornitene in ambito giuridico e nei codici penali, esplorandone i significati sociali e questionando i possibili ancoraggi politici ed economici, attraverso il modello del “campo giuridico” di Bourdieu quale luogo di espressione di una forza simbolica che contende il potere ad altri “campi sociali”.
L’indagine empirica è condotta attraverso un triplice livello di approfondimento di natura quali-quantitativa. Il primo riguarda l’analisi quantitativa di un corpus di sentenze sui casi di femminicidio andati a giudizio tra il 2010 e il 2016. Il secondo riguarda l’esplorazione delle cornici di senso e dei dispositivi retorici del discorso giudiziario sui casi di femminicidio mediante l’analisi del racconto della violenza sulle donne, condotta su una selezione ragionata di sentenze. All’approfondimento della sfera delle rappresentazioni sociali sulla violenza di genere è dedicato, infine, il terzo livello della ricerca, che analizza – mediante interviste a testimoni privilegiati – le definizioni “esperte” della violenza di genere estrema, consentendo di individuare i frames entro cui il discorso giudiziario sul femminicidio viene consegnato alla pubblica opinione e di selezionare i dispositivi di narrazione-argomentazione utilizzati, raccogliendo al contempo informazioni e proposte su fonti e attività giuridiche, su politiche pubbliche e sulle azioni messe in atto sui territori.
Notas biográficas
Alessandra Dino è professore ordinario di Sociologia giuridica e della devianza all’Università degli Studi di Palermo. È componente del Consiglio direttivo di “Historia Magistra”, della “Rivista di Studi e Ricerche sulla criminalità organizzata” e del Centro Studi “Pio La Torre” di Palermo. Dal marzo del 2018 dirige il Laboratorio sulle rappresentazioni sociali sulla violenza sulle donne, istituito presso il Dipartimento di Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo. Studiosa dei fenomeni mafiosi, ha applicato il metodo etnografico all’analisi dei processi simbolici e delle trasformazioni della mafia siciliana. Dal 2015 studia le narrazioni processuali della violenza estrema contro le donne. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Tra ambiguità e malinteso (2015); L’impresa mafiosa? (con M. Macaluso, 2016); A colloquio con Gaspare Spatuzza (2016); Religione, mafie, Chiese (2017); “These Dead Are Not Ours” (2019); Violenza di genere e femminicidio nelle narrazioni giudiziarie in Italia (2019).