Description
Spostando l’attenzione dalla dimensione della verità a quella della veridizione e analizzando la sentenza come una battaglia dialettica che ridefinisce i confini delle identità degli attori coinvolti, il libro propone l’esame di un caso di femminicidio andato in giudizio nel dicembre del 2015. È l’omicidio di una donna che viene insolitamente definito dai giudici come un femminicidio e il cui movente è rinvenuto nel desiderio di possesso dell’omicida nei confronti della vittima. Un caso del quale la cronaca si è poco occupata, anche per il basso livello socio-economico e culturale di vittima e assassino. A renderne ancor più ricca la narrazione, il fatto che di esso (e della giovane vittima) ne abbiano parlato alcuni dei testimoni privilegiati intervistati durante la ricerca.
Biographical notes
Alessandra Dino insegna Sociologia giuridica e della devianza all’Università di Palermo. Studiosa dei fenomeni mafiosi, ha applicato il metodo etnografico all’analisi dei processi simbolici e delle trasformazioni della mafia siciliana. Dal 2015 studia le narrazioni processuali della violenza estrema contro le donne. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Violenza di genere e femminicidio nelle narrazioni giudiziarie in Italia (2019); Femminicidi a processo (2021); Women and Transnational Organized Crime: the Ambiguous Case of the Italian Mafias (2022); Violence against Women and Femicide: an Analysis on the Murders of Foreign Women in Italy (2022).