Darwin, Napoleone e il samaritano

Una filosofia della storia
Publisher:
Year:
2017
Numero pagine:
196
DRM:
Adobe
Layout:
Not assigned
ISBN:
9788833984599

€6.99

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Description

«Michel Serres è la mente filosofica più fine che esista oggi in Francia. »
Umberto Eco, lectio magistralis al Festival della Comunicazione di Camogli, settembre 2015

«Michel Serres è ciò che un filosofo dovrebbe essere: un uomo che offre alcuni suggerimenti che aiutino a comprendere il mondo in cui si vive. »
il venerdì-la Repubblica - Corrado Augias

«Come un Montaigne dell’era digitale, come un Rabelais della globalizzazione, Michel Serres continua a regalarci una percezione totalmente altra della nostra condizione umana. »
Le Monde - Nicolas Truong

«Un principe della metafora al culmine del suo cammino solitario... Emozionante. »
L’Express - Manuel Cohen

Pochissimi azzardano oggi una filosofia della storia. Il garbuglio e l’incertezza dei tempi scoraggiano l’impresa. Per esserne all’altezza occorre una capacità di visione che si spinga molto indietro nel passato, guardi al presente con appassionato realismo e abbia così a cuore il futuro da reclutare senza esitazione l’utopia. Tra i rari intrepidi, il più crepitante è Michel Serres. Ce lo dovevamo aspettare da chi ha attraversato il pensiero di mezzo secolo con la sublime impertinenza dello scompigliatore, sempre intento a spargere il contenuto dei panieri che i concetti astratti etichettano e tengono sigillati.
Qui a saltare sono addirittura i sigilli – cronologici, disciplinari, interpretativi – dell’intera vicenda del mondo, il cui Grande Racconto, nella suggestiva narrazione di Serres, dilata la scrittura da invenzione esclusivamente umana a codifica universale comune a rocce, piante e animali, retrodatando gli inizi di tutto e insieme istituendo una continuità tra il primordiale e il digitale. Nella fantasmagoria dei paesaggi macroscopici o invisibili che per millenni si sono generati e offerti alla decifrazione, corrono tre età della storia scandite da altrettante figure emblematiche. Dal regno naturale sotto il segno di Darwin, all’interminabile dominio della violenza mortifera simbolizzato da Napoleone, all’epoca attuale, la più pacifica dall’alba dell’umanità, dove la vita riprende il sopravvento all’insegna empatica del samaritano: ecco la traiettoria che Serres fa culminare nella nostra «età dolce», l’età del dolore alleviato, della negoziazione e del virtuale, che si è lasciata alle spalle l’«età dura» della tanatocrazia insanguinata. Un netto cambio di focale, quello di Serres, se confrontato al dilagante, cupo giudizio sul presente e ai catastrofismi di maniera. Statistiche alla mano, adesso gli uomini, «portatori sani di aggressività», si comportano in modo meno violento rispetto ai loro predecessori, tanto che la sentenza filosofico-politica Homo homini lupus va rovesciata in senso etologico – accudente e solidale come un lupo. Spesso non ce ne accorgiamo, ma il possibile acquista già vigore, perché «il dolce dura più e meglio del duro».


Note biografiche

Michel Serres (1930-2019), membro dell’Académie Française, ha insegnato Storia della scienza presso l’Università di Paris 1 e la Stanford University. Tra gli ultimi saggi: Hominescence (2001), L’Incandescent (2003), Rameaux (2004), Récits d’humanisme (2006), Petits chroniques du dimanche soir (2006-11, 4 voll.), La Guerre mondiale (2008), Musique (2011), Yeux (2014) e Pantopie. De Hermès à Petite Poucette (2014). In traduzione italiana: Lucrezio e l’origine della fisica (1980), Carpaccio studi (1990), Roma, il libro delle fondazioni (1991), Il contratto naturale (1991), Le origini della geometria (1994), Chiarimenti. Cinque conversazioni con Bruno Latour (2001), Il mal sano. Contaminiamo per possedere? (2009). Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato L’ermafrodito. Sarrasine scultore (1989), Tempo di crisi (2010), Non è un mondo per vecchi. Perché i ragazzi rivoluzionano il sapere (2013), Il mancino zoppo. Dal metodo non nasce niente (2016) e Darwin, Napoleone e il samaritano. Una filosofia della storia (2017). Nel 2014 gli è stato conferito il Premio Nonino («A un Maestro del nostro tempo»).


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