Description
Come si può accettare di invecchiare? Come può un uomo rassegnarsi a perdere la bellezza, la forza morale e fisica, l’audacia della giovinezza? La risposta di Cicerone è semplice. La vecchiaia dona all’uomo più di quanto non gli sottragga: sapienza, saggezza, rigore, doti che difficilmente un giovane possiede, ma che sono invece di enorme importanza nella vita di un uomo e soprattutto nella gestione della cosa pubblica, a cui ciascun cittadino è chiamato a dare il proprio contributo. Gli anziani sono quindi una parte fondamentale della società, perché grazie alla loro conoscenza del mondo e alla loro prospettiva più larga, ricca di esperienza, indicano ai giovani la via verso il bene comune e lasciano loro in eredità un tesoro di saggezza.
Biographical notes
Cicerone nacque ad Arpino nel 106 a.C. da un’agiata famiglia dell’ordine equestre. Ebbe illustri maestri di diritto, filosofia e retorica, a Roma e in Grecia, e percorse tutti i gradi della carriera politica, fino a diventare console nel 63 a.C. Strenuo sostenitore dell’oligarchia senatoria, combatté in difesa delle prerogative della classe patrizia e del conservatorismo repubblicano. Sterminata è la mole dei suoi scritti, costituiti da opere di teoria retorica, orazioni e trattati filosofici. Inoltre, grazie al suo epistolario, vera miniera di notizie storiche, conosciamo a fondo la filosofia dell’Arpinate. Sopravvisse un anno a Cesare, da lui fieramente avversato, morendo per mano dei sicari di Antonio nel 43 a.C.