Description
La Shoah, lo sterminio sistematico degli ebrei europei perpetrato dal regime nazista, rappresenta un abisso di brutalità e odio che ha stravolto la storia, la coscienza e i valori della civiltà occidentale. Questo semplice dizionario si propone di ritrovare la pregnanza di parole che altrimenti rischiano di perdere il loro impatto a causa del tempo e della distanza dagli eventi.
Ogni termine – da “Ariano” ad “Auschwitz”, da “Svastica” a “Zyklon B” – porta con sé il peso di storie, testimonianze e sofferenze e ricorda al lettore che il fanatismo malato può diventare contagioso e che l’essere umano può assuefarsi al male facendolo diventare “banale”.
Ogni voce è accompagnata da una scelta antologica di brani letterari, scritti e testimonianze che arricchiscono la riflessione e sostengono l’interiorizzazione del significato.
Un abbecedario è per definizione un’opera oggettiva, ma qui l’oggettività lascia spazio a una responsabilità storica e morale. Comprendere queste parole non significa solo trattenerne il senso, ma anche entrare nel cuore di una catastrofe umana, affinché il suo ricordo resti vivo e diventi un monito contro ogni forma attuale di intolleranza e di odio.
La parola diventa così un invito alla consapevolezza storica e alla vigilanza morale.
Un percorso di conoscenza, accompagnato da un’accurata scelta di brani letterari, scritti e testimonianze che arricchiscono la riflessione e l’interiorizzazione.
Per meditare sulla più grande tragedia del XX secolo che non può e non deve essere cancellata dalla memoria collettiva dell’umanità.
Biographical notes
Anna Maria Foli. Traduttrice ed editor, ha pubblicato vari volumi per Piemme, Sperling & Kupfer, Effatà, Edizioni Messaggero Padova, per la maggior parte di carattere spirituale e religioso. Il più recente è Le ricette di suor Mafalda (con suor Mafalda Canevello, Piemme 2019). Ricercatrice e viaggiatrice, appassionata di montagna e delle sue tradizioni, grazie al lavoro di preparazione di questo testo ha incontrato abati e madri badesse, priori e superiori conventuali, affinando le sue conoscenze di terapie naturali e di farmacopea delle piante officinali.