Description
Questo libro propone le traiettorie di alcune traduttrici protagoniste
del campo letterario ed editoriale della prima metà del Novecento italiano. Autori e autrici si interrogano sulle condizioni sociali che hanno
consentito a queste donne impegnate nella pratica della traduzione da
diverse lingue – per lo più dall'inglese e dal tedesco, ma anche dallo
svedese, dal russo e dal francese – l'accesso a una professione intellettuale chiave in un periodo storico caratterizzato tanto da progressi
quanto da resistenze nel miglioramento della condizione femminile.
L'invisibilità e l'invisibilizzazione, autonoma e eteronoma, del loro
lavoro porta a riflettere su una questione, seppur per motivi diversi,
ancora attuale nel nostro presente: ricostruire le loro traiettorie è così
un modo per valorizzare posture e pratiche del tradurre.