Description
Debolezza e discontinuità, sul piano progettuale come su quello organizzativo, paiono caratterizzare i movimenti antagonisti del XXI secolo; il capitalismo sembra eterno anche perché pare impossibile delineare i contorni di una società alternativa.
Le ipotesi forti della sinistra di un tempo non riescono a ispirare le masse frustrate e, pur con modalità differenti, oppresse, nei diversi continenti. Tuttavia, se con “socialismo” si intende la costruzione di una comunità fondata sull’uguaglianza, il termine non ha perso la capacità di esprimere efficacemente, a distanza di un secolo dalla “madre di tutte le rivoluzioni”, le istanze di opposizione al vigente ordine mondiale e l’esigenza di un cambiamento.
Il volume propone uno sguardo eccentrico sulla tradizione novecentesca, ricostruendo l’itinerario politico e culturale di intellettuali militanti (comunisti, socialisti, anarchici) capaci di declinare in maniera originale i temi fondamentali della critica del capitalismo (e insieme del modello sovietico), valorizzando nel contempo l’autorganizzazione e la democrazia radicale, con l’obiettivo di dare concretezza all’antico sogno, sempre rinnovato, di una società in cui il libero sviluppo di ciascuno sia condizione del libero sviluppo di tutti.