Description
Tutte le riforme della scuola hanno un tratto comune: cadono dall’alto. Sono riforme fatte da politici e tecnici, che da qualche decennio operano in Italia per fare della scuola gentiliana, fondata sulla separazione (inevitabilmente classista) tra sapere umanistico e formazione tecnico-professionale, una scuola-azienda al servizio del mercato e dei suoi valori competitivi. Ai docenti non resta che adeguarsi, sottoponendosi ad un tour de force formativo per mettersi al passo con i tempi, imparando le nuove parole d’ordine ministeriali e diventando semplici esecutori di un progetto politico-educativo pensato da altri. Discutendo con docenti, studenti, persone interessate a vario titolo all’educazione e alla scuola, gli autori cercano in questo libro una alternativa praticabile: una scuola realmente democratica, centrata sul dialogo e sulla relazione, in cui ci si educa all’impegno ed alla critica sociale. Non un ideale né un progetto di riforma dall’alto, ma un modo per ripensare dal basso l’insegnare e l’apprendere, e per ripensare, attraverso la scuola, la nostra stessa democrazia, minacciata da disimpegno, fascismi di ritorno, populismi, razzismi e chiusure pseudo-identitarie.