Le cose che contano non si possono contare, diceva Einstein. Eppure, da alcuni anni, le scienze sociali e l'economia hanno iniziato a misurare la felicità. Un concetto che sembra astratto ma che, invece, si può ormai considerare un attendibile indicatore di soddisfazione socio-economica: la felicità è, oggi, un bene quantificabile attraverso le sue determinanti di fondo, che sono la salute, l'occupazione, il reddito, la vita di relazione… [Leonardo Becchetti (twitter: @leonardobecchet) insegna Economia all'Università di Roma Tor Vergata. È membro del consiglio di presidenza della Società Italiana degli Economisti e presidente del Comitato Etico di Banca Etica. Si occupa del rapporto tra etica, economia e finanza, e dell'economia della felicità, e i suoi studi sono un punto di riferimento nelle ricerche sulla responsabilità sociale dei consumi e degli investimenti. Tra i suoi libri: Il mercato siamo noi (Bruno Mondadori, 2012), Il microcredito (il Mulino, 2008) e Il commercio equo e solidale alla prova dei fatti (con M. Costantino, Bruno Mondadori, 2006). ]