Description
La meravigliosa attitudine alla marginalità di Vittorio Sereni, la severità positiva e generosa di Giorgio Orelli, i fantasmi di Maria Corti. Sono una ventina i ritratti raccolti in questo libro: poeti, critici, scrittori, incontrati sulla pagina e spesso nella vita. Ma anche figure poco note che non appartengono per forza alla cerchia dei letterati. Così tra le pagine compaiono un «architetto di periferia» preoccupato per il territorio e le derive del suo mestiere; due storici dal temperamento opposto, vulcanico e irruente l’uno, garbato e ironico l’altro, ma ugualmente consapevoli del valore della memoria (ai quali se ne aggiunge un terzo, capace di ripescare dagli archivi di paese storie che non sfigurerebbero in un romanzo di Bolaño); un’insegnante di francese di tanti anni fa di cui resta indelebile il programma per i giovani studenti: "leur ouvrir un peu la fenêtre", aprirgli un po’ la finestra. Fabio Pusterla ricorda, con gratitudine e affetto, chi gli ha permesso di allargare lo sguardo e continua, anche solo con l’esempio, a orientare il suo cammino.
Biographical notes
Di Fabio Pusterla (Mendrisio, 1957) le Edizioni Casagrande hanno pubblicato la raccolta di poesie "Concessione all’inverno" (1985), le prose narrative e saggistiche "Una goccia di splendore" (2008), "Quando Chiasso era in Irlanda" (2012) e "Una luce che non si spegne" (2018), le traduzioni di "Cento piccole storie crudeli" di Corinna Bille (2000) e "La ciotola del pellegrino (Morandi)" di Philippe Jaccottet (2007). Ricordiamo inoltre le sue raccolte di poesie "Le terre emerse" (Einaudi, 2009), "Argéman" (Marcos y Marcos, 2014) e "Cenere, o terra" (Marcos y Marcos, 2018).