Description
A partire dalla fine del XV secolo l'Occidente europeo cambia radicalmente il modo di combattere. Le armi da fuoco diventano finalmente efficienti. Si passa rapidamente dall'archibugio al moschetto, al fucile a baionetta. Le fortificazioni si trasformano: i bastioni a punta di freccia sostituiscono le mura alte e merlate. Nel frattempo si rinnova l'organizzazione delle forze armate. La dimensione degli eserciti cresce enormemente e muta anche la loro composizione: la fanteria diventa la regina delle armi e la cavalleria la specialità dei giovani gentiluomini. Si tratta di ordinamenti sempre più professionalizzati. Dai mercenari del Seicento, accompagnati in guerra anche da donne e bambini, ai reparti ben allineati e disciplinati del Settecento. Nella guerra sul mare dominano le acque i grandi vascelli, che montano a bordo fino a 120 cannoni. Ovunque servono equipaggi addestrati, materiali, pezzi da fuoco e munizioni: cioè denaro, denaro, denaro. Così la guerra diventa un costosissimo affare di Stato. Insomma, finita l'era 'romantica' dei combattimenti faccia a faccia con la spada, i nuovi protagonisti sono un nuovo genere di soldati, addestrati e specializzati. In questo libro li vedremo in azione e ne riascolteremo le esperienze e le emozioni.
Biographical notes
Giampiero Brunelli, docente di Storia moderna alla Sapienza Università di Roma, si è occupato delle vicende degli ordinamenti militari dello Stato della Chiesa. Tra le sue pubblicazioni: Soldati del papa. Politica militare e nobiltà nello Stato della Chiesa (Roma 2003); Il Sacro Consiglio. 1559 (Roma 2011); Guerra dei Trent'Anni (a cura di, Milano 2016); Perdere la libertà. Patologie delle istituzioni politiche dai Tiranni di Atene al XX secolo (Genova 2017); La santa impresa. Le crociate del papa in Ungheria (Roma 2018).