Description
Il 27 gennaio 1559 papa Paolo IV Carafa allontanò tutti i suoi parenti dalla corte di Roma, compreso l’onnipotente cardinal nipote Carlo Carafa. Poco dopo, il 3 febbraio, istituì il Sacro Consiglio – un organo collegiale composto da due cardinali e da un nobile romano di casa Orsini – che sarebbe rimasto in attività fino al 18 agosto 1559, giorno della sua morte. Che significato ebbero questi mutamenti nel governo dello Stato della Chiesa durante l’ultimo scorcio del pontificato di Paolo IV Carafa? La soppressione del Sacro Consiglio, avvenuta lo stesso giorno della morte del papa, coincise con la definitiva scomparsa della politica sperimentata in quei mesi? Il volume cerca di rispondere a queste domande, fondamentali per com- prendere l’evoluzione storica e politica dello Stato pontificio, centrando l’attenzione proprio sul Sacro Consiglio, di cui analizza dettagliatamente la documentazione prodotta. Si scopre così come esso prese decisamente in mano le redini del governo, perseguendo consapevolmente l’obiettivo dell’integrazione dei compositi domini pontifici in un’unica realtà statuale. Fu un’esperienza breve, all’insegna delle ambizioni teocratiche di Paolo IV, ma non effimera: i poteri del sovrintendente generale dello Stato ecclesiastico (in carica dal 1566 al 1692) e della congregazione della Sacra Consulta (istituita nel 1588) coincidono infatti in molti punti con le funzioni esercitate dal Sacro Consiglio di papa Carafa.
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Biographical notes
Giampiero Brunelli insegna Storia delle Istituzioni Politiche alla Sapienza - Università di Roma. Le sue ricerche si sono concentrate sulle istituzioni politiche amministrative e giudiziarie dello Stato della Chiesa di età moderna, a partire dagli ordinamenti militari pontifici. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo il volume Soldati del papa. Politica militare e nobiltà nello Stato della Chiesa (Roma, 2003).