Description
“L’alta montagna ha le qualità del Nirvana”, così recita l’antico testo buddista Milindapanha nel quale la scalata alla vetta di una montagna viene paragonata all’indescrivibile processo spirituale che porta al raggiungimento della liberazione. Del resto era l’asceta e poeta tibetano Milarepa a sostenere nei suoi canti che: “Quando volgo lo sguardo alla cima delle montagne, la perfetta contemplazione si fissa nella coscienza e più non temo i continui divagamenti del pensare sofisticato”. In questo affascinante volume Domenico Rudatis racconta le sue originali esperienze esoterico-alpinistiche, in cui l’ascesa “esteriore” va di pari passo con quella “interiore” in un autentico approccio mistico alla montagna. L’interpretazione esoterica dell’alpinismo risiede nel saper ottenere molto di più del record sportivo: è la trascendenza dello sforzo, dell’atto di pura potenza che si eleva e diventa arbitrio, libertà e gioco.
Biographical notes
Domenico Rudatis (Venezia, 1898 - New York, 1994) è stato uno scrittore, esoterista e alpinista italiano, teorico dell’arrampicata. Profondo cultore di filosofie e discipline del corpo orientali, negli anni Venti e Trenta collabora con la “Rivista mensile del Club Alpino Italiano” e “Lo sport fascista”. Fa parte del sodalizio esoterico di Ur. Dopo anni di “silenzio”, in cui lavora nel campo della telecomunicazioni, pubblica con Reinhold Messner e Vittorio Varale il volume Sesto grado (1971).