San Totò

Author:
Publisher:
Year:
2021
ISBN:
9788829710973
DRM:
Adobe

€9.99

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Description

«Chi non ha visto Totò a teatro non ha visto Totò», si è sempre sentito dire Paolo Isotta da suo padre. Noi ci troviamo tutti, ora, in questa situazione: di Totò abbiamo solo le interpretazioni cinematografiche, molte delle quali contengono spezzoni di Rivista, il che faceva indignare i critici puristi. L’autore la ritiene invece una fortuna, perché si può così tentare di ricostruire un’immagine intera del sommo attore. Di Totò hanno scritto storici del cinema, del teatro, antropologi, studiosi della lingua italiana e latina, filologi classici e filosofi della politica... ma mai uno storico della musica come Paolo Isotta, che dichiara di aver affrontato l’impresa non da esperto ma in quanto innamorato di Totò. Nella prima parte del volume si tenta un ardito ritratto, completo e sintetico, del principe de Curtis. La seconda, che rappresenta a modo suo una novità, è costituita da «una scheda per film», raccontato ora analiticamente, ora brevemente. Il talento di Totò emerge non solo e non tanto nella recitazione, ma nella creazione, attraverso battute memorabili «ai vertici della metafisica». Egli non temeva la competizione, comprendendo che, quanto meglio veniva accompagnato, tanto meglio il suo genio ne sarebbe emerso, in una sorta d’opera d’arte collettiva. Così, fra teatro e cinema, tra spalle e comprimari, sfilano sotto i nostri occhi grandi personaggi dello spettacolo come Aldo Fabrizi, Mario Castellani, Nino Taranto, Aroldo Tieri, Raimondo Vianello, Paolo Stoppa, Macario, Carlo Croccolo. E poi Peppino («la più naturale intesa e unico alla sua altezza»), Alberto Sordi e Titina De Filippo, Franca Valeri e Franca Faldini, che di Totò fu l’ultima compagna. Un tributo raffinato e giocoso a colui che «affermava di ritenersi lieto di avere fatto per mestiere il comico perché la comicità aiuta la gente a prendere la vita come viene e gliela rende più accettabile. Che altro fanno, i Santi?»


Note biografiche

PAOLO ISOTTA (1950-2021) è stato Professore del Conservatorio di Musica di Napoli. Dal 1974 ha esercitato la critica musicale: per trentacinque anni al «Corriere della Sera». A ottobre del 2015 ha abbandonato quest’attività per dedicarsi allo studio, alla lettura e a comporre libri che gli diano l’illusione di scrivere qualcosa di meno effimero di articoli giornalistici. Le sue opere principali sono: I diamanti della corona. Grammatica del Rossini napoletano (1974), Dixit Dominus Domino meo: struttura e semantica in Händel e Vivaldi (1980), Il ventriloquo di Dio. Thomas Mann: la musica nell’opera letteraria (1983), Victor De Sabata: un compositore (1992), La virtù dell’elefante: la musica, i libri, gli amici e San Gennaro (Marsilio 2014: premio Acqui Storia 2015), Altri canti di Marte (Marsilio 2015), Otello: Shakespeare, Napoli, Rossini (Napoli 2016), Paisiello e il mito di Fedra (Napoli 2016, premio Paisiello 2017), Il canto degli animali. I nostri fratelli e i loro sentimenti in musica e in poesia (Marsilio 2017), De Parthenopes musices disciplina. L’educazione musicale a Napoli dal Medio Evo ai giorni nostri (Napoli 2018), «Non si pasce di cibo mortale chi si pasce di cibo celeste». Il convito e la fame tra mito, musica, poesia e teatro napoletano (Ariano Irpino 2018), La dotta lira. Ovidio e la musica (Marsilio 2018), Verdi a Parigi (Marsilio 2020), San Totò (Marsilio 2021). A settembre 2017 gli è stato assegnato, «per altissimi meriti culturali», il premio Isaiah Berlin.


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