Description
La “società totale” è quella dei nuovi mercati globali, apparentemente liberale, dei nuovi modelli esistenziali e di consumo. Per fronteggiarla bisognerebbe ricostituire il tessuto sociale partendo dalla ricomposizione dei valori secondo una nuova concezione di democrazia orizzontale, alla cui base si collocherebbero il cittadino bene comune, l’impresa bene comune e l’interesse generale condiviso e alla cui testa troveremmo l’ambiente, la salute, l’istruzione, il lavoro e la conoscenza. Il Coronavirus forse cambierà molte cose, ma dentro e non oltre il perimetro ferreo e invisibile del mercato e del profitto. È quello della “società totale”, che ci rumina e ci risputa nel mercato come semplici prodotti, imbottiti d’immagini e di slogan, in versione esistenziale postmoderna. Serve un processo di responsabilizzazione in termini di valori, di partecipazione e di conoscenza, e ciò all’insegna di un antrocapitalismo solidale che ponga al centro dell’esistenza il valore del cittadino e della comunità.
Biographical notes
Franz Foti è laureato in Scienze politiche all’Università degli Studi di Milano. È docente di Comunicazione politica e d’impresa e di Fondamenti teorici e sociali della modernità all’Università degli Studi dell’Insubria. Giornalista e blogger di “HuffPost”, ha collaborato con il “Corriere della Sera”. Tra le sue pubblicazioni, Milano metropoli frammentata (1992), Politica senza classe (2011), I disarmati (2013) e Appunti di comunicazione politica e d’impresa (2016).