Description
Il fuoco, elemento sacro per eccellenza, portatore sia di luce e vita che di morte, è simbolo di purificazione e distruzione, strumento di dei, demoni o alchimisti, centro della casa o protagonista di luoghi inospitali, significante di sentimenti che vanno dall’amore alla furia, trait d’union tra cielo, terra, mondo infero. Le fiamme del camino, il fuoco che cuoce gli alimenti, il rogo sacrificale su cui brucia un’offerta, gli incendi che devastano, terrorizzando le folle o incantando piromani, sono immagini che costituiscono archetipi culturali, religiosi e, di conseguenza, poetici. Nel presente lavoro vengono presi in considerazione autori quali Corazzini, Govoni, Moretti, Palazzeschi, Gozzano, Rebora, Sbarbaro, Campana, Saba, Ungaretti, Montale: le molteplici figurazioni legate all’elemento igneo, attraversando l’immaginario e le letterature di ogni tempo, approdano nei loro versi variamente declinate e rivestite di diversi sensi e inedite prospettive.
Biographical notes
Virginia di Martino insegna, in qualità di ricercatrice, Letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filologia moderna, e ha fruito di due assegni di ricerca. È stata professore a contratto di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la Seconda Università degli Studi di Napoli e presso la Federico II. Ha al suo attivo tre volumi, Da Didone a Dunja. Sull’ultimo Ungaretti, Napoli, Dante & Descartes, 2006; Sull’acqua. Viaggi diluvi palombari sirene e altro nella poesia italiana del primo Novecento, Napoli, Liguori Editore, 2012; Tra cielo e inferno. Arrigo Boito e il mito di Faust, Pisa, ETS, 2016, e numerosi saggi su Palazzeschi, Gozzano, Sbarbaro, Campana, Montale, Gatto, Saba, Primo Levi, Calvino.