Description
L’immersione, il viaggio per mare, il naufragio, la portata letale o rigenerante e fecondatrice dell’acqua, la sua natura di superficie in cui si sono rispecchiati da sempre l’uomo e il suo immaginario: sono temi che costituiscono archetipi culturali, religiosi e artistici. Al centro di quest’indagine sono richiamate le diverse figurazioni dell’acqua che governano e alimentano le più significative espressioni della poesia primonovecentesca. In Corazzini, Moretti, Gozzano, Govoni, Palazzeschi, Marinetti, Sbarbaro, Rebora, Campana, Ungaretti, Saba, Montale le immagini mitiche legate all’elemento acquoreo vengono ora rielaborate in chiave sublime, ora dissacrate con toni lacrimevoli, ironici, grotteschi, ora amaramente riconosciute fuori tempo in un’epoca di rassegnazione e di impossibili tragedie.
Biographical notes
Virginia di Martino insegna, in qualità di ricercatrice, Letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filologia moderna, e ha fruito di due assegni di ricerca. È stata professore a contratto di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la Seconda Università degli Studi di Napoli e presso la Federico II. Ha al suo attivo tre volumi, Da Didone a Dunja. Sull’ultimo Ungaretti, Napoli, Dante & Descartes, 2006; Sull’acqua. Viaggi diluvi palombari sirene e altro nella poesia italiana del primo Novecento, Napoli, Liguori Editore, 2012; Tra cielo e inferno. Arrigo Boito e il mito di Faust, Pisa, ETS, 2016, e numerosi saggi su Palazzeschi, Gozzano, Sbarbaro, Campana, Montale, Gatto, Saba, Primo Levi, Calvino.