Description
«Debbo confessare che sono inconsciamente portato a guardare fuori, come se il socialismo dovesse apparire in modo inequivocabile sugli alberi e sui prati.»
«Finalmente vedo Lenin, prima di profilo, poi di fronte, poi di nuovo di profilo. È tutto vestito di nero, e il corpo è appiattito. Ha la giubba chiusa dei primi bolscevichi. La testa la fisso a lungo, per decidere se è una statua o un uomo vero: può sembrare assurdo, ma la cosa non appare affatto chiara. E non tanto perché il volto di Lenin, come le sue mani, sembra di cera, ma perché la domanda che mi sta più pressando dentro è questa: cosa aggiunge alla verità che è per noi Lenin vederne così il corpo? Lenin è somigliantissimo a quello che si vede nelle fotografie: la fissità e la mancanza di espressione hanno rinsecchito l'aspetto puramente morfologico, che è così molto vicino al vero, ma come in una copia mummificata. Una fotografia ha gli occhi vivi; qui c'è il corpo vero, ma gli occhi sono chiusi. Cosa vale di più?» È il 31 agosto del 1963. Claudio Pavone sale sul treno che lo porterà oltre la cortina di ferro. L'occasione del viaggio è un programma di scambio italo-sovietico per raccogliere informazioni sui documenti italiani presenti nei diversi archivi sovietici e, prima, la III Conferenza internazionale della Resistenza che si tiene a Karlovy Vary in Cecoslovacchia. Da Praga un treno lo condurrà attraverso la Polonia, le sconfinate pianure ucraine, fino a Mosca e poi a Leningrado e Kiev. Di questo viaggio Claudio Pavone tiene un diario in cui annota meticolosamente impressioni, incontri, discussioni, immagini restituendo intatto quel mondo sovietico, non più staliniano, ma non ancora attraversato dal disgelo di Chruščëv.
Biographical notes
Claudio Pavone, per molti anni archivista di Stato, ha insegnato Storia contemporanea all'Università di Pisa. I suoi interessi di studio si sono concentrati sulla formazione dello Stato unitario dal punto di vista istituzionale e amministrativo, sulla storia delle istituzioni in generale e sul nodo fascismo-guerra-Resistenza. Tra le sue pubblicazioni: Una guerra civile (Torino 1991); Alle origini della Repubblica (Torino 1995); Intorno agli archivi e alle istituzioni. Scritti di Claudio Pavone (a cura di I. Zanni Rosiello, Roma 2004); Sulla guerra civile. La Resistenza a due voci (con N. Bobbio, Torino 2015); La mia Resistenza. Memorie di una giovinezza (Roma 2015). Per Laterza, tra l'altro, Prima lezione di storia contemporanea (2007).