Description
Alle 19.45 dell'8 settembre 1943, il maresciallo Badoglio, capo del governo, annuncia alla radio l'armistizio con gli angloamericani. Il proclama termina con le parole: le forze italiane "reagiranno ad eventuali attacchi di qualsiasi altra provenienza". Una conclusione ambigua - donde, se non da parte tedesca, possono arrivare gli eventuali attacchi? - che disorienta anche i comandi militari meglio intenzionati. Prive di ordini precisi, tranne poche eccezioni, le forze armate si dissolvono, i più si tolgono l'uniforme, fuggono. Le donne li aiutano dando loro abiti borghesi.Bastano pochi giorni ai tedeschi che hanno occupato tutta l'Italia a nord di Salerno per catturare un numero impressionante di ufficiali e soldati in Italia e nei Balcani e avviarli ai campi di concentramento. La pubblica amministrazione si disgrega e pare sfasciarsi lo Stato stesso. Con il Re e Badoglio fuggiti a Brindisi, ognuno si trova nell'inedita situazione di dover decidere da sé a quale autorità fare capo. Si tratta soprattutto di una scelta morale. Dopo venti anni di regime, è il momento della verità: due Italie si trovano faccia a faccia. La crisi profonda mette in luce le virtù che uniscono il popolo e le fratture che lo dividono. Una parte vede negli eventi il tragico inabissarsi della Patria, l'altra vi legge un'occasione di riscatto e redenzione, della quale rendersi degni. Da questa spinta nasce la Resistenza militare e civile.
Biographical notes
Claudio Pavone, per molti anni archivista di Stato, ha insegnato Storia contemporanea all'Università di Pisa. I suoi interessi di studio si sono concentrati sulla formazione dello Stato unitario dal punto di vista istituzionale e amministrativo, sulla storia delle istituzioni in generale e sul nodo fascismo-guerra-Resistenza. Tra le sue pubblicazioni: Una guerra civile (Torino 1991); Alle origini della Repubblica (Torino 1995); Intorno agli archivi e alle istituzioni. Scritti di Claudio Pavone (a cura di I. Zanni Rosiello, Roma 2004); Sulla guerra civile. La Resistenza a due voci (con N. Bobbio, Torino 2015); La mia Resistenza. Memorie di una giovinezza (Roma 2015). Per Laterza, tra l'altro, Prima lezione di storia contemporanea (2007).