Description
Ci sono le ladre rinchiuse nel carcere romano di Rebibbia e le bambine mandate a mendicare, ma anche la giovane regista di Torino superpremiata per il film in cui racconta la storia della sua famiglia e la sua passione per Woody Allen, l'artista che ha scolpito il monumento in onore del Porrajmos, l'Olocausto rom, l'ex maestro che rifiutò di insegnare nelle classi speciali per i rom e che, alla guida di un'associazione, si batte per tirar fuori la sua gente dal degrado dei campi nomadi, il ragazzino di origine slava che a scuola è tra i primi della classe e da grande vuole fare il soldato, i rumeni sgomberati dalle baraccopoli abusive di Milano che oggi vivono in dignitosi appartamenti. È un caleidoscopio di storie che riunisce italiani, slavi, rumeni nel ritratto sorprendente di un popolo apparso in Italia nel 1422, ma ancora oggi considerato sempre e solo straniero. Rimprovera all'autrice la fragile Ermina: «Ci giudicate senza averci conosciuto». Il viaggio che questo libro propone è un viaggio di conoscenza, un utile antidoto contro l'assedio dei luoghi comuni, a cominciare dal primo, il più diffuso, che gli zingari siano nomadi.
Biographical notes
Bianca Stancanelli è nata in Sicilia e vive a Roma. Giornalista e scrittrice, ha pubblicato con Marsilio due volumi di racconti, Cruderie (1996) e Morte di un servo (2000), e i saggi Quindici innocenti terroristi. Come è finita la prima grande inchiesta sull’estremismo islamico in Italia (2006) e La vergogna e la fortuna. Storie di rom (2011). Per l’editore Einaudi è apparso A testa alta. Don Giuseppe Puglisi: storia di un eroe solitario (2003), premiato con l’Aquila d’oro al Premio Estense 2003.