Description
In Occidente si assiste al ritorno dello Stato in campo economico e a un’impennata dei lavori ad alta e bassa qualificazione, che però hanno messo in crisi il ceto medio, spingendolo verso populismo e crisi della democrazia. Intanto a Oriente, Russia e Cina hanno consolidato modelli autocratici e spinto lo Stato a controllare l’economia. Lo scontro economico tra Ovest e Est si gioca così sulle loro peculiarità: con l’Ovest che domina nella tecnologia e nei mercati finanziari, e l’Est che possiede le materie prime. A livello politico, intanto, l’idea che il libero scambio avrebbe portato sviluppo e democrazia, non si è ancora manifestata a Oriente. Questo saggio mette in risalto questa sfida politico-economica tra due modelli opposti di futuro.
Biographical notes
Dal 1982 al 2007 ha lavorato nell’industria e nella finanza: prima in Pirelli, poi alla Prime e al Credit
Suisse. Tra i suoi saggi: Il Grande Ammiraglio Zheng He
e l’economia globale (Guerini, 2008) e La Storia non è finita (Guerini, 2021). Ha diretto la Lettera Economica del
Centro Einaudi di Torino dal 2009 al 2020. Oggi collabora con Il Foglio, La Stampa, Radio Radicale, Liberi Oltre,
Tgcom24, Rai Uno.