Description
Nove saggi che sono pietre miliari della riflessione internazionale sull'arte, alcuni dei quali alla loro prima pubblicazione in Italia, delineano confini e nodi teorici del dibattito artistico nel XX secolo.
Il volume ha l'obiettivo di fornire al lettore una mappa autorevole per comprendere i punti di snodo essenziali dell'arte del Ventesimo secolo. I temi toccati delineano i confini e i luoghi 'caldi' del dibattito: l'abbandono dell'idea dell'arte come riproduzione delle apparenze del mondo visibile, a vantaggio di una proposta dell'opera come espressione di una specifica qualità d'emozione; il richiamo a non dimenticare le basi sociali dell'arte anche quando, come nell'astrazione, sarebbe facile perderle di vista; la riproducibilità tecnica, la perdita dell'aura e il rapporto tra l'arte moderna e le masse; l'avanguardia come unica possibilità di sopravvivenza della cultura di élite; la definizione e la critica al Modernismo; il new dada, l'arte pop, la definizione di un'arte postmoderna. Chiudono la scelta antologica alcune pagine dalla Teoria estetica di Theodor W. Adorno, che affronta la questione dell'arte moderna nel suo rapporto di autonomia e insieme di non autonomia nei confronti della realtà.
Alcuni dei saggi proposti in queste pagine sono del tutto inediti per il pubblico di lingua italiana.
Biographical notes
Giuseppe Di Giacomo è professore ordinario di Estetica alla Sapienza Università di Roma e direttore del Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della stessa università. Si è a lungo occupato dei rapporti tra estetica e letteratura e tra estetica e arti figurative. Tra le sue pubblicazioni: Dalla logica all'estetica. Saggio intorno a Wittgenstein (Pratiche 1989); Introduzione a G. Lukács. Teoria del romanzo (Pratiche 1994); Icona e arte astratta (Preprint Aesthetica 1999); Narrazione e testimonianza (Mimesis 2012); Malevič (Carocci 2014).