Description
Niccolò Machiavelli ha scritto il Principe per disegnare, invocare e formare un redentore politico in grado, con l'aiuto di Dio, con la forza della profezia e quella delle armi, di liberare l'Italia dal dominio straniero. La sua opera più famosa, di cui ricorre quest'anno il cinquecentesimo anniversario della composizione, non contraddice affatto le idee repubblicane di Machiavelli ma ne costituisce la necessaria integrazione. Non è neppure, come molti autorevoli studiosi hanno ritenuto, il manifesto del realismo, né il testo che inaugura la moderna scienza della politica, né quello che proclama la dottrina dell'autonomia della politica dall'etica. È, invece, una splendida orazione sulla redenzione dell'Italia, scritta da un uomo che sapeva trovare la sua rinascita spirituale nel pensiero delle ‘grandi cose'. Questo è il significato del Principe, e in questo sta la sua attualità. Quando nessuno lo leggerà più, vorrà dire che è morta l'aspirazione alla grande politica che sa redimere i popoli, e che ci siamo rassegnati alla penosa politica dei mediocri politici.
Biographical notes
Maurizio Viroliè professore emerito dell'Università di Princeton e professore del Department of Government dell'Università del Texas ad Austin. Tra le sue pubblicazioni per Laterza: Per amore della patria. Patriottismo e nazionalismo nella storia; Il sorriso di Niccolò. Storia di Machiavelli;Repubblicanesimo; Dialogo intorno alla repubblica (con Norberto Bobbio); Il Dio di Machiavelli e il problema morale dell'Italia; La libertà dei servi; L'intransigente;Scegliere il principe. I consigli di Machiavelli al cittadino elettore; La redenzione dell'Italia. Saggio sul "Principe" di Machiavelli; L'autunno della Repubblica; Tempi profetici. Visioni di emancipazione politica nella storia d'Italia.