Description
CAPITOLI 1-12
La Bhagavadgita, Il Canto del Signore, è un testo antico ispirato, ancora oggi molto amato dal popolo indiano e da innumerevoli studiosi di tutto il mondo. Fa parte del poema epico Mahabharata ed è basato sul dialogo tra Arjuna e Shri Krishna. Il primo è un guerriero che, al momento di affrontare una terrificante battaglia, colto da sconcerto e pentimenti, cede l'arco e le frecce e si affida all'insegnamento salvifico di Krishna. Questi rappresenta la coscienza pura e illuminante cui si può appellare colui che cade nel dubbio.
La Bhagavadgita è un poema epico in chiave allegorica. Il dialogo tra i due protagonisti si svolge sul carro, nel campo di battaglia che, allegoricamente, rappresenta il teatro della vita; il carro è il corpo umano, i cavalli sono i sensi, l'auriga, cioè Krishna, è il pensiero-guida, le redini sono il raffrenamento e l'austerità, mentre Arjuna è l'essere umano comune smarrito e confuso di fronte ad un'imminente catastrofe, peraltro da lui stesso programmata e organizzata.
Nel testo non vi è un'esposizione sistematica delle pratiche yoga, ma queste vengono costantemente ricordate ed elogiate dal Maestro Supremo che incita l'amico-discepolo ad agire nel più totale abbandono all'assoluto, dimentico del proprio ego e dei risultati delle sue azioni.
Nel corso dei secoli i commentatori della Bhagavadgita sono stati molti, ma Vimala Thakar, grande Maestra vivente, interpreta, forse per la prima volta, in un modo completamente nuovo, sia lo sgomento di Arjuna sia gli insegnamenti di Krishna. Il suo approccio abbraccia, in senso universale, la vita e le problematiche di ciascuno al di là della razza, del credo religioso, della posizione sociale e così via.
Ognuno di noi può riscontrare, nelle parole di Vimala, riferimenti, suggestioni e soluzioni alle sfide che tutti i giorni deve affrontare. Vimala esprime amore, comprensione e compassione per ogni essere umano; le sue parole rassicurano e incoraggiano il ricercatore spirituale, arricchendo la sua esistenza e guidandolo verso i più alti livelli di coscienza.
Biographical notes
Nata in India nel 1923, si è laureata in filosofia orientale e occidentale all’Università di Nagpur. Grande sperimentatrice della vita nella sua complessità, ha aderito, in giovane età, al Movimento di ispirazione gandhiana di Vinoba Bhave per la distribuzione delle terre ai contadini. Al seguito di questo movimento, Vimala ha viaggiato attraverso tutta l’India. Alla fine degli anni Cinquanta incontra Sri Krishnamurti, il quale la incoraggia a condividere con altri le sue visioni della vita. Vimala, quindi, viaggerà in molti paesi del mondo per dialogare sulla ricerca spirituale e sulla meditazione intesa come silenzio interiore. Dagli anni Novanta si è stabilita a Mount Abu nel Rajasthan, dove è passata a miglior vita nel marzo 2009. Le Edizioni Mediterranee hanno pubblicato il suo commento alla Baghavad Gita.
Rosanna Rizzi Silva nata ad Asmara (Etiopia) da genitori italiani, entra giovanissima in contatto con la cultura ed il misticismo dell'Estremo Oriente. L'incontro con Swami Satchidananda, avvenuto a Roma nel 1970, la spinge ad approfondire i suoi studi e a visitare le più importanti scuole di Yoga in India. Discepola di noti Maestri, come Mère, Ambu di Pondicherry, Chidananda di Rishikesh e Janakiraman di Bangalore, insegna dal 1977 nel proprio "centro" di Roma e presso l'ISFIY (Istituto Superiore per la Formazione di insegnanti di Yoga) di Roma e di Parma; collabora inoltre alla Rivista Yoga edita dalla FIY.
Insegnante di Yoga. Ha frequentato il Centro Ananda Yoga di Rosanna Rishi Priya, seguendo corsi di hatha yoga e meditazione, e studiando gli antichi testi della filosofia indiana quali la Bhagavad Gita, gli Yoga Sutra di Patanjali e alcune Upanishad. Nel settembre 1999 si reca in India a Mount Abu nel Rajasthan per un incontro-studio con la maestra indiana Vimala Thakar, di cui si considera devota allieva.