Description
È parso che i filosofi intervenuti a caldo sull’evento dell’attuale pandemia di Coronavirus spesso non siano stati capaci di interpretare in modo significativo ciò che succedeva intorno a loro. Molti hanno cercato di applicare dei paradigmi costruiti in altri contesti a un’emergenza che, non essendo disponibili modelli recenti, di fatto sfuggiva allo sguardo teoretico. Del resto, sappiamo dai tempi di Hegel che il sapere filosofico prende il volo sul far del crepuscolo, come la nottola di Minerva. Malgrado ciò, l’impulso di gran parte della tradizione filosofica ad intervenire nella realtà è stato un demone ispiratore difficilmente reprimibile.
Eppure, attendere che tutto sia concluso, per scrivere parole ponderate e definitive è anche un modo un po’ astuto di cavarsi d’impaccio. L’approccio medico-sanitario nella prassi di gestione e contenimento della pandemia è certamente prioritario, ma anche cercare di capire quali siano le forze in campo, come si configurino poteri e strategie di dominio, come i corpi e le popolazioni possano intervenire e sottrarsi, non è un’operazione che può essere lasciata solo ai tecnici. Si tratta di un compito al quale la cultura in generale non può sottrarsi e questo libro prova a fare i conti proprio con tale sfida.
Biographical notes
Pierre Dalla Vigna è Professore Associato di Estetica presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Tra le sue pubblicazioni: Estetica e ideologia. Marx, Nietzsche, Mannheim (Mimesis, 2012); La pattumiera della storia. Beni culturali e società dello spettacolo (Mimesis, 2012), La distruzione del paradiso. Meraviglia, orrore e genocidio nella conquista europea delle Americhe (Meltemi, 2019).