Description
Non esiste alcuna attività umana in cui si possa escludere con certezza un’esposizione, volontaria o accidentale, ai campi elettromagnetici. L’esposizione volontaria può avvenire ad esempio durante l’utilizzo di un telefono cellulare mentre quella involontaria potrebbe dipendere dalla presenza di un elettrodotto in alta tensione. I campi elettromagnetici non si sentono, non si vedono e non creano alcun effetto percettibile nelle normali situazioni lavorative e di vita. L’unico modo per accertarsi dell’eventuale esposizione è quello di effettuare misurazioni dopo aver individuato le possibili sorgenti. Questo non vuol dire che necessariamente l’esposizione quotidiana debba indurre degli effetti biologici avversi ma in tutti i casi è importante avere la possibilità di individuare le sorgenti e di classificarne il rischio in funzione dei livelli di riferimento definiti dalla comunità scientifica. Il testo comprende quindi una serie di valutazioni effettuate sul campo tramite misurazioni e calcoli di sorgenti presenti in ambiente civile e lavorativo. Vengono trattate inoltre alcune problematiche relative alla edificazione o all’acquisto di case nei pressi di elettrodotti e cabine elettriche, indicando le procedure più corrette per la soluzione di eventuali problemi risolvibili grazie anche ai fogli di calcolo allegati.
Biographical notes
Dottore magistrale in fisica, da quindici anni si occupa di valutazioni del rischio relativamente all’esposizione ad agenti fisici in ambito industriale. Ha prodotto più di 200 valutazioni preventive relative a concessioni edilizie in aree adiacenti a elettrodotti, cabine di trasformazione e impianti di cogenerazione. Svolge intensa attività di consulenza in merito all’esposizione a campi elettromagnetici e radiazioni ottiche artificiali, mettendo a punto innovativi metodi di valutazione. Dal 2010 ricopre l’incarico di consigliere direttivo dell’Associazione Nazionale di Fisica e Applicazioni.