Description
«Se penso che non possiamo niente / sulla morte
e sulla casualità, / mi dico: almeno noi, per noi, / doniamo ali alla libertà», recitano gli ultimi versi di una poesia che Giorgio Centinaro ha scritto a dieci anni.
Non è una poesia qualunque: è quella che suo padre ha scelto per il suo funerale, per ricordare quel figlio congedatosi così presto dalla vita. Ma è anche quella tra le cui righe si può forse scorgere un presagio, una scintilla di senso che rischiari il buio dell’ultimo gesto di Giorgio.
È una mattina d’autunno, il 19 novembre 2011, quando Giorgio, sedici anni, esce di casa e si dirige verso il ponte romano di Ascoli, la sua città. Il sole non è ancora sorto e intorno tutto sembra dormire mentre lui, vestito leggero, da jogging, scavalca
il parapetto e salta giù.
Per l’intera comunità è un gesto inaspettato,
che lascia sgomenti. Perché proprio lui, quel ragazzo gentile e brillante che non conosceva i disagi che, nelle statistiche, motivano i suicidi degli adolescenti?
Il ragazzo che volò dal ponte è la lettera a suo figlio con cui Alessandro Centinaro – padre, magistrato e uomo di lettere – prova a rispondere alle domande che lo tormentano, ma allo stesso tempo è
la trasfigurazione in poesia di un tremendo lutto, un atto di fede verso quella dolce illusione propria dei poeti secondo cui ci sono corde e distanze
che solo le parole possono toccare e colmare. Un’intima ricerca filosofica sul senso del dolore
e della morte e sul significato profondo dell’essere padre, e insieme uno struggente canto di nostalgia per un’età dell’innocenza in cui il presente era ancora da scrivere e il futuro oltre l’orizzonte.
Biographical notes
È nato nelle Marche, dove lavora come magistrato ordinario. È da vari decenni attivo nel campo della scrittura poetica e della saggistica, e ha pubblicato di recente il volume di versi In fin di luna (edizione Lìbrati), nonché una sezione del volume Poetry Quartet (edizione Periferia). Suoi testi di poesia e di saggistica sono comparsi su varie e note riviste letterarie italiane; ha partecipato a festival internazionali di poesia, come quelli di Montecatini Terme e di San Benedetto del Tronto; è redattore della rivista-rassegna internazionale di civiltà poetiche «Smerilliana».