Ifigenia

Variazioni sul mito
Editore:
Anno:
2021
ISBN:
9788829713578
DRM:
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Descrizione

Ifigenia è la prima vittima di una guerra non ancora incominciata, l’epocale guerra di Troia. Come narrano i versi di Euripide, la dolce e fiera fanciulla viene sacrificata agli dei – per garantire vento propizio alla flotta greca costretta alla fonda in Aulide – con il consenso e per ordine di suo padre Agamennone, che l’attira in Aulide con il miraggio del matrimonio con Achille. Ma Euripide ha lasciato anche il sequel del dramma consumato in Aulide: la ragazza sottratta in extremis alla morte dalla dea Artemide che diventa sacerdotessa nella lontana Tauride e presiede – sia pure suo malgrado – a sacrifici umani: una specie di inversione di ruoli, di riscatto dall’infame destino. Ifigenia in Aulide, Ifigenia in Tauride.Tra le molte “riscritture” del mito, Racine rievoca la fanciulla d’Aulide, modificando la storia secondo le mode e i dettami dell’epoca, in base a una concezione etica completamente diversa. Goethe invece sceglie la più difficile interpretazione dell’Ifigenia taurica, vittima divenuta carnefice, un personaggio arduo da governare letterariamente, ma coniugato dal poeta di Weimar sul tema dell’esilio, del rimpianto e della malinconia. Ritsos irrompe infine nelle trame tessute dai predecessori lacerandole con violenza: l’assurdità della guerra in primo luogo, del sacrificio umano, il fantomatico “trasporto” in Tauride, la fuga dalla stessa Tauride, il tardivo ritorno in patria. Tutto si consuma nella destrutturazione del mito che investe i personaggi e li spoglia di ogni sovrastruttura, letteraria e ideologica.


Note biografiche

Euripide nasce nel 480 a.C. a Salamina e muore nel 406 in Macedonia, alla corte del re Archelao. Scarse sono le notizie concrete sulla sua vita, molte le leggende fiorite sul suo conto. Poco amato - perché poco capito - dal pubblico contemporaneo, ebbe una grande fortuna postuma e fu il più letto e il più conosciuto dei tre grandi tragici greci nel corso dei secoli. Della sua vasta produzione (gli si attribuiscono una novantina di drammi) sono pervenute a noi diciassette tragedie (Alcesti, Medea, Eraclidi, Andromaca, Ippolito, Ecuba, Supplici, Eracle, Troiane, Elettra, Elena, Ifigenia in Tauride, Ione, Fenicie, Oreste, Ifigenia in Aulide, Baccanti); un dramma satiresco: il Ciclope. Di incerta attribuzione è il Reso.
Jean Racine ([ʒɑ̃ ʁaˈsin]; La Ferté-Milon, 22 dicembre 1639 – Parigi, 21 aprile 1699) è stato un drammaturgo e scrittore francese. Fu il massimo esponente, assieme a Pierre Corneille, del teatro tragico francese del Seicento.
Johann Wolfgang von Goethe (Francoforte sul Meno, 28 agosto 1749 – Weimar, 22 marzo 1832) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo tedesco.
Ghiannis Ritsos (Γιάννης Ρίτσος; Monemvasia, 1º maggio 1909 – Atene, 11 novembre 1990) è stato un poeta greco.
CATERINA BARONE insegna storia del teatro antico greco e latino all’Università di Padova. È autrice di saggi sul teatro greco e latino. Ha tradotto Lettere a Lucilio di Seneca (Garzanti 1989) e numerosi testi teatrali. È critico teatrale del «Corriere della Sera» per il Veneto.

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