Descrizione
Un uomo scrive lettere al suo amore. E appunti, riflessioni, scoperte. Lei ballerina, lui poeta, condividono un destino, entrambi conoscono la ricerca del ritmo, l’equilibrio nel gesto, la tensione verso la libertà e l’arte come ubbidienza. Un libro composto quasi in trance, un viaggio nella bellezza che incontra pensieri di coreografi, storie tra danza e poesia, riflessioni di filosofi, visioni. Un libro mai scritto prima d’ora sulla danza e la poesia: due arti da sempre sorelle. Ritmo e parole. Aver corpo, in un’epoca che ha fatto del corpo un segno di molti disagi. La riflessione sull’arte diventa in queste pagine anche discorso d’amore e ricerca: ballare, così come fare poesia e come vivere, è interpretare, prendere posizione, conquistare una forma. Cercare il segreto umano e divino del ritmo. Il nuovo libro di Davide Rondoni è un taccuino d’amore e uno strano “vademecum” dedicato ai non-equilibristi e ai sognatori, ai molti amanti della danza e della poesia. Della vita e del suo misterioso ritmo.
Noi siamo quelli della danza, non ditelo in giro: ci stiamo preparando al volo.
Note biografiche
Davide Rondoni (Forlì 1964), poeta e scrittore, ha pubblicato diversi volumi di poesia, tra cui Il bar del tempo (1999), Avrebbe amato chiunque (2003), Apocalisse amore (2008), Rimbambimenti (2010), Si tira avanti solo con lo schianto (2013), La natura del bastardo (2016), con i quali ha vinto alcuni tra i maggiori premi di poesia. È tradotto in vari paesi del mondo. Collabora con diversi programmi di poesia e cultura in radio e tv ed è editorialista per alcuni quotidiani. Ha fondato il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e la rivista “clanDestino”. È autore di teatro e di traduzioni (Baudelaire, Rimbaud, Péguy e altri). Tra le sue pubblicazioni più recenti, Se tu fossi qui (Premio Andersen ragazzi over 15, 2015), Il bacio di Siviglia (2016), il saggio Contro la letteratura (2016), L’allodola e il fuoco (2017), E come il vento. L’infinito, lo strano bacio del poeta al mondo (2019).