Descrizione
Abbandonata dal marito, un ricco proprietario terriero, Viviette Constantine si innamora di Swithin St. Cleeve, di ben nove anni più giovane di lei, bellissimo, colto e gentile figlio di un curato di campagna. Swithin è un astronomo e lavora in cima a una torre dove trascorre tutto il suo tempo a studiare gli astri e i fenomeni celesti. Il romanzo – ambientato nella campagna dell’amato Dorset – narra la storia del loro amore, che si sviluppa in un intreccio intinto nelle forti passioni del genere “sensazionale”: morti presunte, adulterio, matrimoni segreti, angosciosi patemi riguardo alle convenienze sociali, gravidanze inopportune, nozze riparatrici, cuori spezzati da dolori cocenti e felicità improvvise. Al tempo della prima pubblicazione furono proprio questi elementi della trama, ritenuti peraltro poco congrui con la letteratura “seria”, a far sì che il romanzo attirasse numerose critiche negative e accuse d’indecenza. In seguito, l’evolversi dei costumi ha permesso di apprezzare nuovamente il delicato equilibrio o il voluto contrasto tra il troppo umano delle vicende sentimentali dei protagonisti e la sublime freddezza dei corpi celesti studiati da Swithin con tanta passione e di ascrivere questo romanzo, il nono, fra i migliori della produzione di Hardy.
«Che immensa fatica, la vita, nella contea del Wessex, alla fine dell’Ottocento! Che immensa fatica l’amore! Che immensa fatica il matrimonio! Talvolta, perfino il cielo – che dovrebbe accogliere i nostri pensieri più alti, le nostre speranze di salvezza – sembra risospingerci al suolo: ci appare come qualcosa di orrendo, come la negazione di Dio – costruito, così sembra, su una architettura che spalanca infiniti pozzi bui, pozzi infiniti di vuoto».
dall’introduzione di Giorgio Montefoschi
Note biografiche
Poeta e romanziere inglese, nasce a Higher Bockhampton, nel Dorset, vicino Dorchester, il 2 giugno 1840. All’età di ventidue anni si trasferisce a Londra e inizia a scrivere poesie che hanno come tema la vita rurale. Non riuscendo ad arrivare al pubblico con la poesia, decide di tentare maggior fortuna con la narrativa. Il suo primo successo fu Via dalla pazza folla, del 1874, cui seguirono Il ritorno al paese nel 1878 e Il sindaco di Casterbridge nel 1886. Dopo lo scalpore suscitato da altri suoi due libri pubblicati tra il 1891 e il 1895 (Tess dei d’Urberville e Jude l’oscuro), in cui derideva le convenzioni dell’epoca vittoriana, Hardy dedicherà il resto della sua vita alla composizione di poesie. Muore a Dorchester l’11 gennaio 1928. Fazi Editore ha pubblicato Nel bosco (2015), Via dalla pazza folla (2016), Due occhi azzurri (2017), Sotto gli alberi (2018), Estremi rimedi (2019) e Due sulla torre (2021).