Description
«Vorrei soprattutto che alla fine del percorso possiate penetrare il mistero della meditazione. Anche se dopo la lettura resterà comunque misteriosa, l’averla incontrata attraverso queste pagine la renderà un mistero più familiare, ma soprattutto capace di dare un senso a una vita che sempre più per le moltitudini sta diventando priva di senso, priva di passione, priva della possibilità di vivere un amore assoluto». La meditazione rappresenta la strada attraverso cui ciascuno di noi può provare a ricercare quella condizione primigenia, a dare una direzione alla nostalgia dell’Infinito e percorrere una 'scala fra Cielo e terra'. L’autore ci accompagna in un affascinante pellegrinaggio attraverso esperienze personali e intime, citazioni di sapienti di ogni epoca e provenienza e suggestioni per avvicinarci a un’esperienza che parte dal desiderio di Infinito e si compie danzando e respirando con l’Infinito. Scopriremo le sorprendenti affinità fra le vie mistiche delle diverse religioni – cristianesimo, ebraismo, islam, buddhismo – e gli interscambi che sono avvenuti nel corso dei secoli fra i ricercatori della spiritualità, nonché gli effetti che questa pratica porta nel nostro corpo, nella nostra psiche e nel nostro spirito.
«Padre Guidalberto Bormolini racconta con sapienza e gentilezza l'arte della meditazione.
Un percorso verso la scoperta di una vita più felice».
STEFANO MANCUSO
«Padre Guidalberto Bormolini racconta con sapienza e gentilezza l'arte della meditazione.
Un percorso verso la scoperta di una vita più felice».
STEFANO MANCUSO
Notes biographiques
Guidalberto Bormolini ha lavorato come falegname, carpentiere e liutaio. In gioventù comincia a dedicarsi alla meditazione, entra nella Comunità dei Ricostruttori nella Preghiera per vivere gli ideali monastici e in seguito viene ordinato sacerdote. È laureato in Teologia, specializzato in Antropologia teologica ed è professore al Master End of Life dell’Università di Padova e al Master in gentilezza nella cura all’Azienda Ospedaliero-Universitaria dell’Ospedale Pediatrico Meyer. Amico spirituale di Franco Battiato, ha condiviso con lui il sogno di portare sulla terra armonie celesti. Da qualche anno lavora alla ricostruzione del borgo «Tutto è vita», un villaggio abbandonato che Bormolini e la sua équipe vogliono trasformare in un luogo di cura integrale (corpo, psiche e spirito) con anche un hospice multiconfessionale dove attraverso il respiro, il silenzio e la meditazione ci si possa preparare alla trasformazione della morte in vita.