Description
Questo volume raccoglie alcune relazioni scelte fra quelle presentate ai seminari-laboratori "Territorio, ambiente e mafie", promossi dall'Università degli Studi di Catania. Un'esperienza giunta alla settima edizione, che fin dall'inizio ha privilegiato l'apertura alla città, agli insegnanti, alle associazioni della società civile impegnate nel territorio. Una scommessa in larga parte vinta: lo dimostra la grande partecipazione di studentesse e studenti, la risposta positiva del mondo della scuola, la significativa presenza di cittadini. I seminari si sono affermati come un'esperienza di qualità, sia per i temi posti al centro di ciascuna edizione, sia per l'apporto conoscitivo che relatori di primo piano hanno saputo offrire. Rappresentano una risposta pregnante e positiva a una domanda diffusa di analisi e di conoscenza su un fenomeno complesso come quella delle mafie. Ne è nata una riflessione collettiva che ha tenuto insieme rigore scientifico e tensione civile. Si sono stratificati saperi, analisi e ricerche che in queste pagine presentiamo con gli importanti contributi di magistrati, giornalisti, studiosi e rappresentanti del mondo delle istituzioni e del volontariato. Premessa di Antonio Pioletti. Introduzione di Simona Laudani.
Notes biographiques
Rossana Barcellona insegna Cristianesimo e culture del Mediterraneo e Chiese religioni e multiculturalismo all’Università di Catania. Principali filoni di ricerca: storia religiosa, sociale e istituzionale dell’Occidente cristiano (secoli II-VII); clero e sessualità; donne e religioni; storia dell’infanzia e cristianesimo; religioni e cinema; religioni e mediazione culturale. Fra le pubblicazioni: Fausto di Riez interprete del suo tempo. Un vescovo tardoantico dentro la crisi dell’impero (2006); Una società allo specchio. La Gallia tardoantica nei suoi concili (2012).
Antonio Fisichella ha diretto l’Agenzia dei beni confiscati alle mafie promossa da Libera di don Luigi Ciotti. Ha coordinato la comunicazione istituzionale della Regione Campania. Oggi fa parte di Memoria e Futuro, associazione contro le mafie per la promozione di una cittadinanza attiva. Ha curato la pubblicazione di La mafia restituisce il maltolto (1998). Tra i suoi ultimi saggi: La presunta omertà del sud e le statistiche europee (in Omertà: silenzio, paura ma non condivisione, a cura di S. Melorio, 2017), Torre Annunziata e Gela. Il tramonto del sogno industriale, la forza della mafia (in Torre Annunziata. Tra camorra e deindustrializzazione, a cura di S. Melorio, V. Sbrizzi, 2020), La Camorra, un’invenzione letteraria? (2020). Ha recentemente pubblicato il volume Una città in pugno. Informazione, affari, politica e mafia: Catania al tempo di Mario Ciancio. Una storia italiana (2020).
Simona Laudani ha insegnato Storia moderna presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania. Si è occupata di Storia sociale ed economica con particolare attenzione ai temi dei conflitti e delle rivolte, delle forme di produzione e di organizzazione del lavoro in età moderna. Si è occupata di storia di genere con numerosi interventi. Fra le sue pubblicazioni: La Sicilia della seta (1996); Mestieri di donne, mestieri di uomini nelle strutture corporate d’età moderna, in Il lavoro delle donne (a cura di A. Groppi, 1996); Un ministro napoletano a Londra. Domenico Caracciolo e le sue “Memorie” (2000); “Quegli strani avvenimenti”. La rivolta palermitana del 1773 (2005); Lo “Stato” del principe. I Moncada e i loro territori (2008); Lettere a Costanza. Costanza Moncada Notarbartolo di Villarosa e il suo mondo (1792-1876) (2015).
Autori Vari