Description
“Questo non è un libro cospirazionista o complottista.
Piuttosto è un libro che indaga il fuoriscena
della politica italiana, cioè la dimensione invisibile
della storia costituita dall’attività dell’intelligence
e della diplomazia, basandosi sui documenti
ufficiali rinvenuti negli archivi dei Servizi segreti.”
Mario J. Cereghino e Giovanni Fasanella
“Il libro di Cereghino e Fasanella
aggiunge un tassello molto significativo
alla conoscenza del modus operandi
del doppio Stato in Italia.”
Giuseppe Vacca
“Una terra di nessuno tra l’Est e l’Ovest”: così l’intelligence angloamericana dipinge senza mezzi termini l’Italia del dopoguerra. Un paese sconvolto da pulsioni separatiste, stragi, piani golpisti, delitti eccellenti, tentativi insurrezionali di ogni colore ideologico e politico. La “strategia della tensione” nasce come modello eversivo nel quadriennio 1944-1948 ed è teorizzata e allestita da Servizi segreti stranieri e organizzazioni transnazionali occulte, attraverso la creazione di reti per la guerra clandestina nelle quali furono arruolati grandi gruppi industriali, mafia, massoneria e squadroni della morte capaci di assoldare manovalanza di ogni genere.
Basata su anni di ricerche negli archivi britannici, americani, italiani, compresi quelli del vecchio Pci, Le menti del doppio Stato è un’inchiesta giornalistica che evidenzia le attività nell’ombra delle varie agenzie di spionaggio (ufficiali e non) operanti in Italia già prima della fine della Seconda guerra mondiale: dal mancato attentato al governo Bonomi a quelli falliti contro De Gasperi e Togliatti, dalle “operazioni sporche” di vari Servizi clandestini, che hanno destabilizzato il nostro paese facendolo precipitare sull’orlo della guerra civile negli anni da piazza Fontana all’assassinio di Aldo Moro, fino al terrorismo mafioso dei primi anni Novanta.
Ecco perché, come suggeriscono gli autori nella loro Nota iniziale, la magistratura non ha mai potuto aggredire il livello più alto delle complicità, dei mandanti e delle regìe occulte, che pure si intravedevano dietro le verità accertate.
Piuttosto è un libro che indaga il fuoriscena
della politica italiana, cioè la dimensione invisibile
della storia costituita dall’attività dell’intelligence
e della diplomazia, basandosi sui documenti
ufficiali rinvenuti negli archivi dei Servizi segreti.”
Mario J. Cereghino e Giovanni Fasanella
“Il libro di Cereghino e Fasanella
aggiunge un tassello molto significativo
alla conoscenza del modus operandi
del doppio Stato in Italia.”
Giuseppe Vacca
“Una terra di nessuno tra l’Est e l’Ovest”: così l’intelligence angloamericana dipinge senza mezzi termini l’Italia del dopoguerra. Un paese sconvolto da pulsioni separatiste, stragi, piani golpisti, delitti eccellenti, tentativi insurrezionali di ogni colore ideologico e politico. La “strategia della tensione” nasce come modello eversivo nel quadriennio 1944-1948 ed è teorizzata e allestita da Servizi segreti stranieri e organizzazioni transnazionali occulte, attraverso la creazione di reti per la guerra clandestina nelle quali furono arruolati grandi gruppi industriali, mafia, massoneria e squadroni della morte capaci di assoldare manovalanza di ogni genere.
Basata su anni di ricerche negli archivi britannici, americani, italiani, compresi quelli del vecchio Pci, Le menti del doppio Stato è un’inchiesta giornalistica che evidenzia le attività nell’ombra delle varie agenzie di spionaggio (ufficiali e non) operanti in Italia già prima della fine della Seconda guerra mondiale: dal mancato attentato al governo Bonomi a quelli falliti contro De Gasperi e Togliatti, dalle “operazioni sporche” di vari Servizi clandestini, che hanno destabilizzato il nostro paese facendolo precipitare sull’orlo della guerra civile negli anni da piazza Fontana all’assassinio di Aldo Moro, fino al terrorismo mafioso dei primi anni Novanta.
Ecco perché, come suggeriscono gli autori nella loro Nota iniziale, la magistratura non ha mai potuto aggredire il livello più alto delle complicità, dei mandanti e delle regìe occulte, che pure si intravedevano dietro le verità accertate.
Notes biographiques
Giovanni Fasanella (https://giovannifasanella.it), giornalista e ricercatore, ha pubblicato libri sull’“indicibile” della storia contemporanea italiana con importanti case editrici come Einaudi, Mondadori, Rizzoli e Sperling & Kupfer. Per Chiarelettere ha scritto: Una lunga trattativa (2013), Il puzzle Moro (2018); con Mario José Cereghino, Il golpe inglese (2011), Colonia Italia (2015), Le menti del doppio Stato (2020); con Rosario Priore, Intrigo internazionale (2010); con Giuseppe Rocca, La storia di Igor Markevič (2014). Tra le sue opere più recenti, Il libro nero della Repubblica italiana (con Priore e Cereghino, 2021).
Mario José Cereghino, saggista ed esperto di archivi anglosassoni, ha pubblicato vari studi di storia contemporanea con Bompiani, Castelvecchi, Chiarelettere, Feltrinelli, Garzanti, Mgs Press, Mondadori, Rba Libros. Ha collaborato con i quotidiani “il manifesto”, “Il Piccolo”, “la Repubblica”, “La Vanguardia” (Barcellona).