Description
Non ha la rigidità del manuale, la boria dell'erudizione, il sussiego cattedratico. Estroso, ricco di aneddoti, De Benedetti vivacizza, talvolta quasi romanzandole, annose questioni e nuove prospettive. Davvero utile, potrebbe ispirare l'apertura di sportelli istituzionali: un servizio pubblico per dispensare consigli sulla lingua. "L'espresso"
Un'opera insolita nel panorama italiano recente. Con la brillantezza del giornalista, questa grammatica affronta questioni che di solito trattano i linguisti. De Benedetti ha la capacità di scrivere con brio di argomenti di sintassi piuttosto complessi. "Tuttolibri"
La lingua è più una terra da sezionare e lottizzare o un mare da navigare andando su e giù sulle onde? La risposta del linguista De Benedetti è già nel titolo. Chi poi leggerà tutto il volume troverà una scorrevole successione di esempi, ragionamenti, aneddoti e opinioni. L'unica competenza specifica richiesta al lettore è parlarlo e leggerlo, l'italiano. "il Venerdì di Repubblica"
Splendida antigrammatica della lingua italiana corrente. Ironica, innovativa. E contro tutti i conservatori nemici di una lingua viva. "Magazine del Corriere della Sera"
Notes biographiques
Andrea De Benedetti ha insegnato per nove anni Linguistica italiana all'Università di Granada prima di convertirsi in free-lance ad ampio spettro come giornalista e docente a contratto presso svariate università e scuole di specializzazione. Editorialista sportivo del «manifesto», collabora con le riviste «GQ» e «Guerin Sportivo». Tra le sue pubblicazioni, L'informazione liofilizzata (Firenze 2004), sul linguaggio dei titoli di giornale, Ogni bel gioco (Cuneo 2006), raccolta di sguardi semiseri sugli sport minori e La situazione è grammatica. Perché facciamo errori. Perché è normale farli (Einaudi, 2015).