Description
Nel 1932, ormai prossimo al termine della propria ricerca, Freud ha osservato: «Ho costantemente l’impressione che da questo fatto accertato al di là di ogni dubbio dell’inalterabilità del rimosso ad opera del tempo, noi abbiamo tratto troppo poco profitto per la nostra teoria. Eppure qui sembra aprirsi un varco capace di farci accedere alle massime profondità». Questo libro mira ad ampliare questo varco, a individuare qualcosa di ciò che questo lascia intravedere, attraverso il confronto dei testi freudiani con Il tempo vissuto di Eugène Minkowski, l’opera di psichiatria fenomenologica che ha posto al centro della propria attenzione il legame fra la psiche e il tempo.
Notes biographiques
Gabriele Pulli insegna Psicologia filosofica e Psicologia dell’arte e della letteratura presso i corsi di laurea in Filosofia dell’Università di Salerno. Fra i suoi libri, ricordiamo Sul desiderio (Liguori 2003), La trasparenza di Elena (Clinamen 2007), Freud e Minkowski (Liguori 2008), Freud e Severino (Moretti&Vitali 2009, premio “De Risio” 2010), Sulla memoria (FrancoAngeli 2010), Sull’Edipo Re (Clinamen 2012), Il brivido dell’eterno. Su Pirandello e Freud (Clinamen 2016).