Description
Una cosa è il nulla che viene dopo la vita, un’altra, tutt’altra cosa il nulla che precede la vita. Il primo è un annichilimento, il secondo un preludio, sul cui sfondo la vita può ritrovare, intatta, la sua freschezza. Perché il passato quando è stato vissuto era qualcosa di nuovo, e la nostalgia mira innanzitutto a quest’elemento di novità racchiuso nel passato. È tracciato dunque dalla nostalgia l’orizzonte sul quale la vita a venire può stagliarsi in tutta la sua purezza: il segreto di un senso dell’esistenza che non può essere vanificato dall’idea della sua fine.
Biographical notes
Gabriele Pulli insegna Psicologia filosofica e Psicologia dell’arte e della letteratura presso i corsi di laurea in Filosofia dell’Università di Salerno. Fra i suoi libri, ricordiamo Sul desiderio (Liguori 2003), La trasparenza di Elena (Clinamen 2007), Freud e Minkowski (Liguori 2008), Freud e Severino (Moretti&Vitali 2009, premio “De Risio” 2010), Sulla memoria (FrancoAngeli 2010), Sull’Edipo Re (Clinamen 2012), Il brivido dell’eterno. Su Pirandello e Freud (Clinamen 2016).