Description
Giulia vive in Sudafrica, dove è cresciuta presso una famiglia italiana benestante. Alla morte di quelli che ha creduto essere i suoi genitori ha saputo di essere figlia di una donna italiana, d'origine dalmata, che l'ha concepita casualmente, 45 anni fa, in un campo profughi, e per miseria e disperazione l'ha venduta. Giulia usa internet, cerca persone che, a Trieste e dintorni, possano aiutarla: cultori di storia locale, archivisti, organizzazioni dalmate e così via. Scrive messaggi in bottiglia. Un impiegato della Cassa pensionistica marittima le risponde. Decide di aiutarla. Comincia così un viaggio a ritroso nel tempo, a tratti commovente, a tratti penoso, sempre misterioso.
Notes biographiques
Pietro Spirito vive e lavora a Trieste. È giornalista alle pagine culturali del quotidiano «Il Piccolo». Collabora con la Rai per programmi radiofonici e televisivi. Tra i suoi romanzi più conosciuti: Le indemoniate di Verzegnis (Guanda 2000, Premio Chianti), Speravamo di più (Guanda 2003, finalista al Premio Strega), Il bene che resta (Santi Quaranta 2009, Premio Latisana per il Nord-Est), L’antenato sotto il mare (Guanda 2010). Fra i reportage ha pubblicato Squali! Viaggio nel regno del più grande e temuto predatore di mari, diario di una spedizione in Sudafrica (Greco&Greco 2012) e Nel fiume della notte, viaggio lungo il Timano dalle sorgenti alla foce (Ediciclo 2015). Con Marsilio ha pubblicato Il suo nome quel giorno (2018).